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Test del prodotto

Con il ciclocomputer «Dura», l'ecosistema Coros è quasi completo

Patrick Bardelli
15/11/2024
Traduzione: Nerea Buttacavoli

Lo aspettavo da tempo: il primo ciclocomputer di Coros. Con il «Dura», l'azienda colma una lacuna nel suo ecosistema. E fa concorrenza a Garmin e compagnia bella.

Coros invece di Garmin

Alcune caratteristiche in sintesi

Per ulteriori dettagli tecnici leggi qui.

Design con corona

Ciò che salta subito all'occhio del «Dura» è la tipica corona Coros sul lato destro. Può essere utilizzata per navigare nel menu. Tuttavia, il dispositivo dispone anche di un touchscreen, con cui ho navigato finora. Ora che indosso di nuovo regolarmente gli spessi guanti invernali, uso la manopola per controllare il «Dura». Il touchscreen a colori ad alta risoluzione è reattivo e intuitivo nell'utilizzo.

Il «Dura» misura 99,5 × 60,8 × 15,7 mm ed è dotato di un display LCD da 2,7 pollici con una risoluzione di 400 × 240 pixel e 64 colori. Lo schermo è in vetro stratificato e l'alloggiamento è in polimero rinforzato. Come il supporto in dotazione, compatibile con manubri da 25,4 mm e 31,8 mm. Il supporto pesa 53 grammi, l'alloggiamento 102 grammi.

Coros dichiara un'impressionante durata della batteria di 120 ore in modalità GPS. Energia sufficiente per viaggi molto lunghi. Grazie alla cosiddetta configurazione a quattro pannelli solari, il «Dura» dovrebbe consentire fino a due ore di guida supplementare in presenza di luce solare diretta. Dopo 50 chilometri e circa 2,5 ore di guida, si è scaricato del 15%. Tuttavia, praticamente senza luce diretta del sole e sotto una fitta coltre di nebbia.

E con tutti e cinque i sistemi satellitari disponibili in funzione: GPS, GLONASS, Galileo, Beidou e QZSS, oltre a diversi sensori collegati. Con una carica completa, per come utilizzo il «Dura» e in assenza di luce solare diretta, si ha un'autonomia di circa 350 chilometri o circa 17 ore di guida. Più che sufficiente per le mie esigenze.

Percorsi: da A a B e ritorno

Tuttavia, per il reindirizzamento è necessario che lo smartphone sia collegato a «Dura», in quanto avviene tramite l'interfaccia API di Google. Quindi, un piccolo inconveniente è che durante il tour devi portare con te il telefono.

Il nuovo ciclocomputer di Coros può essere collegato via Bluetooth o ANT+ a vari accessori come misuratori di potenza, dispositivi radar, sensori di velocità/cadenza, cardiofrequenzimetri e cambi elettronici. Ad esempio, attualmente sono collegati il «Vertix 2» e l'«HRM» di Coros, una luce posteriore con radar, un sensore di cadenza di Garmin e cambi elettronici di Sram. Anche questo funziona senza problemi. Ma tutto questo consuma la batteria.

E per finire: Coros è nota per lanciare sul mercato nuovi prodotti anche quando non sono ancora maturi al 100%. Tuttavia, il marchio è noto anche per la capacità di fornire aggiornamenti ai suoi prodotti ad alta velocità. Dall'estate scorsa ho letto alcune recensioni che criticavano la precisione del GPS o la durata della batteria, ad esempio. Non posso condividere questa critica dopo la mia esperienza con il «Dura». Menomale che esistono gli aggiornamenti.

Infine, Coros fa un passo «indietro alle origini» con il «Dura»: anche se oggi l'azienda è percepita come un marchio di running e outdoor con i suoi orologi, il suo primo prodotto è stato un casco da bici intelligente.

In breve

Il «Dura» di Coro fa concorrenza a Garmin e compagnia bella

Il ciclocomputer «Dura» mi ha convinto finora. Innanzitutto per il prezzo: il prodotto di Coros su Galaxus costa circa 200 franchi in meno rispetto all'«Edge 1040 Solar» che avevo in precedenza. Inoltre, perché il produttore colma una lacuna nel suo portfolio di prodotti. Tutte le funzioni che ho testato finora funzionano senza problemi.

A mio parere, con il «Dura», Coros si sta trasformando in una vera e propria alternativa a Garmin e simili nel segmento dei ciclocomputer, pedalata dopo pedalata. E questo non può che essere un bene per noi consumatori. Dopotutto, la concorrenza stimola gli affari.

Pro

  • Rapporto qualità-prezzo
  • Materiale cartografico
  • Connettività
  • Lavorazione
  • Supporto incluso nella fornitura

Contro

  • Riorientamento solo con smartphone accoppiato

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Da giornalista radiofonico a tester di prodotti e storyteller. Da corridore appassionato a novellino di gravel bike e cultore del fitness con bilancieri e manubri. Chissà dove mi porterà il prossimo viaggio.


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