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Nintendo
Recensione

«Mario vs. Donkey Kong» non è per i deboli di cuore

Domagoj Belancic
14/2/2024
Traduzione: Rebecca Vassella

Raramente un gioco mi ha innervosito e creato dipendenza allo stesso tempo. Oltre a un notevole sforzo cerebrale, per «Mario vs. Donkey Kong» ti servono dei nervi particolarmente saldi.

E sono di nuovo morto. Questa volta sono stato colpito da dietro da una palla di cannone. Avrei giurato che non mi avesse toccato. Che fastidio. Non importa, ricomincerò il livello, non può essere così difficile. Ma questa dannata palla mi uccide di nuovo. Questa volta sono abbastanza sicuro che non mi abbia toccato. Impazzisco, ma non mi arrendo. «Un ultimo tentativo», mi dico, sapendo bene che non sarà l'ultimo.

Mi ritrovo spesso in questo ciclo di frustrazione e piacere quando gioco a «Mario vs. Donkey Kong». Il gioco convince per i suoi enigmi intelligenti, ma mi dà sui nervi per l'imprecisione dei comandi. Mamma mia!

Più puzzle game che jump'n'run

«Mario vs. Donkey Kong» è un remake dell'omonimo puzzle game per GBA del 2004. Oltre a una grafica completamente rinnovata, Nintendo ha aggiunto nuove modalità di gioco e livelli supplementari.

Donkey Kong ha rubato una valanga di figurine Mini Mario e regali da una fabbrica di giocattoli. Mario deve recuperarli in otto mondi tematici diversi e oltre 130 livelli brevi che non sono strutturati come i classici livelli jump'n'run, ma come puzzle. Sebbene anche in questo gioco salto e corro con Mario, l'attenzione si concentra sulla risoluzione di enigmi impegnativi.

La maggior parte contiene interruttori con i quali attivo e disattivo piattaforme colorate per farmi strada attraverso i livelli di puzzle e liberare i Mini Mario. Con l'avanzare dei livelli, si aggiungono nuovi elementi, come blocchi per il teletrasporto, trampolini e ventilatori, di cui mi posso avvalere. Posso anche raccogliere vari oggetti e nemici e lanciarli in giro.

Due livelli speciali, che mi aspettano alla fine di ogni mondo, aggiungono varietà alla routine dei puzzle. Nel primo, guido i Mini Mario liberati attraverso vari ostacoli fino a una scatola di giocattoli. Questi si comportano come lemming senza cervello, mi corrono dietro e si gettano a capofitto o si imbattono in nemici. Più Mini Mario ripongo nella scatola dei giocattoli, più vite guadagno per il secondo livello speciale, nel quale affronto Donkey Kong in persona.

«Solo ancora un livello»

Il gioco inizia con semplici enigmi e termina con dei rompicapo piuttosto complicati. All'inizio il ritmo di gioco è quindi elevato. Mi faccio strada attraverso i livelli alla velocità della luce e divento dipendente dai rompicapo. Solo ancora un livello. E ancora uno. E un altro ancora.

Dopo aver completato i primi otto mondi, sblocco altri mondi speciali e una modalità Prova a tempo. Se trovo tutti i regali nascosti nei livelli, ricevo delle stelle con cui posso sbloccare dei livelli più difficili. Mi ci sono volute circa dieci ore per giocare la storia e sbloccare la maggior parte delle stelle.

Con l'avanzare del gioco, il ritmo diminuisce sensibilmente a causa della crescente complessità degli enigmi. Avrei preferito qualche enigma più semplice qua e là per spezzare un po' il flusso del gioco – e per calmare i miei nervi.

I miei nervi non sono abbastanza saldi

I livelli successivi non richiedono solo più testa, ma anche più destrezza. Mentre all'inizio supero facilmente i livelli con semplici salti, nei mondi successivi devo utilizzare l'intero set di mosse di Mario. In questi momenti mi ricordo che «Mario vs. Donkey Kong» non è un «vero» jump'n'run, ma prima di tutto un puzzle game.

Rispetto al recente «Super Mario Bros. Wonder», l'idraulico paffuto è difficile da controllare. Corre troppo lentamente e i suoi salti hanno una strana traiettoria. Salto sempre troppo lontano o troppo vicino, mancando le piattaforme e gli avversari. Inoltre, continuo a innescare per errore alcuni salti speciali.

Anche lo strano rilevamento di collisioni è fastidioso. Salto su un avversario e vengo ucciso. Anche se sono sicuro di schivare la palla di cannone, vengo colpito. Grrr. Se muoio nei normali jump'n'run di Mario, me la prendo con me stesso. Qui, invece, ho spesso la sensazione che sia il gioco a sbagliare.

Anche in modalità cooperativa, il rilevamento delle collisioni non è preciso. In questa modalità, un giocatore assume il ruolo di Toad, molto più piccolo di Mario. Anche se sembra che possa entrare facilmente in piccoli passaggi, purtroppo non è così.

Rilassati

I livelli successivi spesso degenerano in fastidiosi passaggi «trial-and-error» a causa dei controlli lenti e delle strane collisioni. Basta una collisione per uccidere Mario e ricominciare il livello dall'inizio.

Conclusione: buon remake con potenziale di miglioramento

Sono decisamente affascinato e spero che Nintendo continui la serie con un «vero» sequel dopo il remake.

«Mario vs. Donkey Kong» è disponibile per Nintendo Switch dal 16 febbraio. Il gioco mi è stato fornito da Nintendo a scopo di test.

Immagine di copertina: Nintendo

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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Quali sono i film, le serie, i libri, i videogiochi o i giochi da tavolo più belli? Raccomandazioni basate su esperienze personali.

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