Perché i bambini amano le barzellette sulla pipì?
Retroscena

Perché i bambini amano le barzellette sulla pipì?

Annalina Jegg
26/10/2022
Traduzione: Rebecca Vassella

I bambini amano ridere e infrangere i tabù con l'arguzia, sostiene il ricercatore dell'umorismo Willibald Ruch. Qual è il modo migliore per i genitori di rispondere? Ecco dei suggerimenti

Cominciamo con un indovinello scherzoso: cosa ci fa un moscerino dentro lo zucchero?

Se conosci la risposta, sei un bambino oppure ne hai uno che torna regolarmente a casa con nuove barzellette.

Ma possono davvero definirsi divertenti alcune barzellette? Quando è che i bambini iniziano a trovare le cose buffe? Come si forma il loro umorismo? A che punto iniziano a ridere a crepapelle alle battute per bambini e perché mai amano così tanto le barzellette sulla cacca?

Poiché non siamo in grado di rispondere a queste domande da soli, le ho poste al ricercatore dell'umorismo Willibald Ruch. Mi ha anche spiegato perché i bambini usano lo spazzolino per pettinarsi e perché anche alcuni adulti pensano che le battute sulla pipì e la cacca siano eccezionali.

Ed ecco la risposta al famoso indovinello: la settimana bianca.

Ancora lontano dalle barzellette per bambini: ecco come si sviluppa l'umorismo infantile

«I neonati sorridono già dopo la nascita», afferma Willibald Ruch, professore di psicologia e diagnostica della personalità all'Università di Zurigo e ricercatore dell'umorismo. Tuttavia, i medici ritengono che questo sorriso non abbia nulla a che fare con l'umorismo, ma piuttosto con contrazioni muscolari incontrollate. Infatti l'umorismo si sviluppa solo nel corso dell'infanzia,

quando, ad esempio, si gioca a «cucù» o quando si fa il solletico al bambino. Il bambino ride e i genitori felici ridono di gioia. Ruch spiega: «A quell'età i bambini ridono di tutto ciò che li sorprende senza essere pericoloso».

Primo livello dell'umorismo dei bambini: ciò che non sta bene insieme è divertente

Più tardi, quando il bambino ha tra uno e due anni, ride di cose incongruenti e dissonanti: quando accade qualcosa che non è in linea con ciò che ha imparato. Prerequisito: il bambino sa che due cose non vanno insieme (riconosce la loro contraddizione) e trova divertente metterle insieme. Un esempio: «Un bambino può usare lo spazzolino da denti per pettinarsi i capelli», spiega Ruch. Oppure ride di gusto quando il purè finisce sul pavimento invece che in bocca. Questo principio di incongruenza diverte immensamente i bambini. E li diverte ancor di più, se anche gli adulti lo trovano divertente. I bambini se ne accorgono subito che l'umorismo è qualcosa che piace agli adulti.

A partire dal secondo anno di vita circa, arrivano le barzellette linguistiche e, un po' più tardi, l'interesse per le (proprie) escrezioni. Amano esprimerlo con rumori di scoreggia e simili, e ne prendono atto con entusiasmo: mamma e papà non lo trovano affatto divertente. Le basi per il fascino delle barzellette sulla pipì e la cacca vengono gettate intorno all'età della scuola elementare, quando i bambini sono in grado di raccontare delle barzellette. Fin qui, il bambino percepisce solamene che sta toccando un tabù facendo rumori di scorreggia e strangolamento.

Per i bambini più grandi, le sole parole divertenti non sono più sufficienti. L'assurdità deve ora avere un senso: l'incongruenza deve essere risolta o compresa. Quindi, verso i sei anni, si aggiunge una componente cognitiva, come nel caso di questo indovinello: «Cosa fa una nuvola quando le prude la schiena? Cerca un grattacielo». I bambini sono entusiasti quando riescono a trovare la soluzione e, soprattutto, a capirla. Ruch afferma: «La comprensione è ora più importante della sola stupidaggine».

Ecco perché i bambini amano le barzellette sulla cacca

I bambini hanno generalmente più motivi per ridere? Sì e no. Secondo Ruch, il fatto che i bambini ridano più spesso degli adulti non è dovuto alla loro età, ma alle loro circostanze. Altri ricercatori, come Eva Ullmann dell'Istituto per l'umorismo tedesco, sostengono invece che i bambini non ridono più così tanto quanto a tre anni. Dopo tutto, i bambini hanno più tempo per divertirsi e giocare rispetto agli adulti, che a loro volta sono più spesso impegnati a risolvere compiti e a concentrarsi. Le cose sciocche o allegre tendono piuttosto a distrarre. Non solo i bambini hanno più tempo per ridere, ma basta anche meno per farli divertire, come ad esempio una sola parola che può far scoppiare dalle risate un'intera classe.

Parola chiave: barzellette sulla cacca. Perché i bambini amano le barzellette sulla pipì e la cacca? Il ricercatore dell'umorismo Ruch lo spiega così: «I bambini si divertono a infrangere i tabù e, a differenza degli adulti, hanno un senso dell'umorismo molto poco verbalizzato. Spesso bastano poche parole sporche per scatenare una risata fragorosa tra i bambini», mentre i genitori arrossiscono per la vergogna oppure mostrano preoccupazione. Se i genitori impediscono ai bambini di raccontare queste barzellette «sporche», ciò incoraggia ancor di più il loro desiderio di infrangere i tabù. Quindi, mamma e papà, cercate di rimanere calmi.

Barzellette per bambini: perché l'umorismo è importante

Un altro punto che gioca a favore della calma e dell'umorismo dei genitori per le battute dei bambini: la psicologa sociale Marion Bönsch-Kauke ha scoperto in un ampio studio che i bambini pieni di senso dell'umorismo sono più competenti dal punto di vista emotivo e sociale. Capiscono meglio i loro simili e di solito vengono apprezzati molto da loro. Bönsch-Kauke ha pubblicato le sue osservazioni nel suo libro «Psychologie des Kinderhumors: Schulkinder unter sich» del 2003.

In ogni caso, i bambini imparano molto sulla convivenza con gli altri anche attraverso l'umorismo, che cambia nel corso degli anni. Secondo Bönsch-Kauke, a partire dagli undici-dodici anni, i bambini si esaltano per l'ironia e la satira. Si aspettano poi un umorismo sempre più arguto da parte dei loro coetanei, perché le battute infantili non hanno più lo stesso effetto.

Quindi, a tutti i genitori che in questo momento devono sopportare la fase cacca: il tormento avrà fine. Almeno nella maggior parte dei casi, poiché l'umorismo è una questione molto individuale. Oppure, come dice il ricercatore dell'umorismo Ruch: «Anche alcuni adulti, a seconda della loro personalità, si divertono ancora a fare battute sulla pipì o su cose che hanno a che fare con l'escrezione».

Beh, buona fortuna, cara mamma e caro papà – mi dispiace per voi e vi tengo i pugni.

Immagine di copertina: unsplash.com/nathan-dumlao

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Annalina Jegg
Autorin von customize mediahouse

Sono così: aperta, riflessiva, curiosa, agnostica, a volte solitaria, ironica e, naturalmente, stupefacente.
Scrivere è la mia vocazione: a 8 anni scrivevo favole, a 15 testi di canzoni «fighissime» (che nessuno ha mai letto), a metà dei 20 gestivo un
blog di viaggi, ora mi dedico alle poesie e ai migliori articoli di sempre! 


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