Nel solco de Il Pesci e La Vegetariana, Cloro è un romanzo d'esordio che sfuma il confine tra una narrazione letteraria di crescita e un racconto horror oscuro e inquietante, raccontato da una prospettiva adulta sulle prove e le tribolazioni dell'adolescenza in una società che esercita pressione sulle giovani donne e sui loro corpi. È un romanzo potente e attuale sull'immigrazione, il desiderio saffico e un divenire feroce e ribelle.

Ren Yu è una nuotatrice. La sua vita quotidiana inizia e finisce con la piscina. Le sue compagne di squadra sono le uniche amiche che ha, e il suo allenatore è la sua luce guida. Se nuota abbastanza bene, verrà notata, otterrà una borsa di studio e andrà in una buona scuola. I suoi genitori la ameranno, il suo allenatore sarà gentile con lei e avrà una vita felice.

Ma queste sono preoccupazioni umane. Sono le preoccupazioni di chi è confinato sulla terra, di chi ha le gambe. Ren è cresciuta con storie di creature degli abissi, degli oceani e dei fiumi. Quelle che chiamavano i marinai alla loro rovina, li trascinavano giù e li annegavano. Quelle che si nutrivano della loro carne. Quelle della creatura che ha sempre desiderato diventare: una sirena.

Ren desidera ardentemente essere in acqua. Sogna il profumo del cloro e la sensazione di esso sulla sua pelle. Farà qualsiasi cosa per costruirsi una vita in cui possa essere libera, indipendentemente dal dolore, da ciò che pensano gli altri e da quanto sangue dovrà versare.