Un appello a riformare le nostre antiquate istituzioni politiche prima che sia troppo tardi, dagli autori del bestseller del New York Times "Come muoiono le democrazie". L'America sta vivendo un esperimento enorme: si sta muovendo, a piccoli passi, verso una democrazia multirazziale, cosa che poche società hanno mai fatto. Ma la prospettiva del cambiamento ha scatenato una reazione autoritaria che minaccia le fondamenta stesse del nostro sistema politico. Perché la democrazia è sotto attacco qui e non in altre nazioni ricche e in via di diversificazione? Con la chiarezza e la brillantezza che hanno reso il loro primo libro, Come muoiono le democrazie, un bestseller mondiale, i professori di Harvard Steven Levitsky e Daniel Ziblatt offrono un quadro coerente per comprendere questi tempi instabili. Si basano su una grande quantità di esempi, dalla Francia degli anni '30 alla Thailandia dei giorni nostri, per spiegare perché e come i partiti politici si rivoltano contro la democrazia. Mostrano poi come la nostra Costituzione ci renda particolarmente vulnerabili agli attacchi dall'interno: si tratta di un pernicioso strumento di governo delle minoranze, che permette alle minoranze di parte di ostacolare e persino di dominare le maggioranze popolari. La maggior parte delle democrazie moderne, dalla Germania alla Svezia, dall'Argentina alla Nuova Zelanda, hanno eliminato istituzioni obsolete come le camere alte elitarie, le elezioni indirette e i giudici a vita. In questo libro rivelatore, Levitsky e Ziblatt lanciano un appello urgente a riformare la nostra politica. Si tratta di un compito arduo, ma abbiamo già ristrutturato il nostro Paese in passato, in particolare dopo la Guerra Civile e durante l'Era Progressista. E ora siamo a un bivio: L'America o diventerà una democrazia multirazziale o cesserà di essere una democrazia.