Recensione

«Elden Ring Nightreign» alla prova: così si gioca al «Souls» cooperativo

Cassie Mammone
6/6/2025
Traduzione: Martina Russo

Sebbene l'approccio iniziale a «Elden Ring Nightreign» sia stato tutt'altro che agevole, il gioco mi ha totalmente affascinato.

«Elden Ring Nightreign» è prodotto dal rinomato studio FromSoftware noto per i giochi d'azione single-player come la serie «Souls», «Sekiro: Shadows Die Twice» e più recentemente «Elden Ring». Non sorprende, quindi, che la sua prima incursione nel mondo dei multiplayer, divida gli animi.

A «Elden Ring Nightreign» si gioca da soli o con altri due compagni di avventura.
A «Elden Ring Nightreign» si gioca da soli o con altri due compagni di avventura.
Fonte: Fromsoftware / Bandai Namco

L'inizio è impegnativo e spietato

Appena avvio «Elden Ring Nightreign», il gioco mi spiega i comandi di base in un breve tutorial. Oltre agli elementi già noti, come gli attacchi tramite i pulsanti trigger, sono stati aggiunti nuovi comandi specifici per ciascuna classe. Che di solito sono più potenti degli attacchi normali. Ad esempio, posso trasformarmi in una bestia, saltare in aria o scagliare una freccia che spazza via tutto ciò che incontra sul suo percorso.

Il gameplay di base è lo stesso di «Elden Ring». Controllo un personaggio che deve sconfiggere dei nemici. Posso farlo usando armi da mischia come spade e martelli oppure armi da distanza come archi o bacchette magiche, con cui posso lanciare incantesimi. I nemici standard si sconfiggono rapidamente, mentre i boss sono generalmente impegnativi. Mentre sferro i miei colpi, devo difendermi con uno scudo o scansarmi in tempo per evitare i colpi altrui. L'alto livello di difficoltà, unito a mondi di gioco affascinanti e a un gameplay ben pensato, ha molti estimatori. Tuttavia, «Nightreign» si gioca in modo decisamente più rapido rispetto a «Elden Ring».

La storia, come sempre, è narrata in modo criptico: io sono un Nightfarer che deve sconfiggere i Nightlord e riportare l'ordine nelle Terre di Mezzo. Il resto della storia lo scoprirai presto da youtuber esperti della materia come VaatiVidya. In generale, è impressionante quanti dettagli del gioco che FromSoftware ha solo accennato in una voce del codice siano già stati scoperti. Per una panoramica dettagliata del gioco, vi consiglio video come questo:

«Nightreign» si differenzia da molti altri giochi FromSoftware e «Souls» perché non sei tu a creare il tuo personaggio. Invece, devo selezionare una delle sei classi disponibili (otto in totale, se sblocchi le due classi segrete dopo il primo grande boss Nightlord). Ciascuna di essi dispone di un'abilità specifica con un determinato tempo di recupero e di un attacco finale che posso potenziare colpendo i nemici. Ad esempio, posso contrassegnare i nemici per infliggere loro più danni, trasformarmi in una bestia furiosa o evocare una colonna di pietra dal terreno che paralizza chiunque si trovi nelle vicinanze.

Inoltre, i valori di stato delle classi sono fissi, perché è stato eliminato anche l'avanzamento di livello autonomo. In compenso, i miei valori crescono automaticamente quando aumento il mio livello in un luogo di grazia.

Dopo il tutorial, mi ritrovo in una sorta di mondo hub da cui posso iniziare una tipica run di «Nightreign», che risulta frustrante, nonostante avessi letto attentamente le istruzioni prima di giocare e nonostante l'aiuto del mio compagno di gioco. I tanti comandi tramite tasti mi confondono. Non ho la più pallida idea di dove andare e dopo pochi minuti io e il mio gruppo veniamo sonoramente menati dal primo piccolo boss. Mi ci vogliono due ore prima di comprendere il principio di gioco e altre due prima di riuscire a completare la mia prima spedizione.

Ecco come si presenta una tipica run in «Elden Ring Nightreign»

Com'è tipico dei giochi roguelike, io e il mio gruppo veniamo sempre catapultati nella stessa area, dove cambiano solo i punti in cui si trovano i nemici e gli oggetti. A questo punto dobbiamo sconfiggere uno degli otto boss finali in un totale di tre giorni di gioco (che durano circa un'ora).

Ogni volta, le aquile mi trasportano insieme ai miei compagni in un luogo diverso.
Ogni volta, le aquile mi trasportano insieme ai miei compagni in un luogo diverso.
Fonte: FromSoftware / Bandai Namco

Per farlo, mi dirigo verso i punti segnati sulla mappa, dove mi attendono avversari e tesori. Quindi, ad esempio, ripulisco magazzini, miglioro le proprietà curative della mia fiaschetta di Estus o tento la sorte contro boss minori. Infatti, questi ultimi, a differenza dei nemici comuni, forniscono ricompense notevolmente migliori e più rune, che mi servono per salire di livello.

Tutto questo devo farlo sotto una grande pressione. Come accade nei giochi Battle Royale, un cerchio sulla mappa si restringe progressivamente. Io devo restare all'interno di questo cerchio, perché all'esterno continuo a subire dei danni. Alla fine di ogni giornata, il cerchio si focalizza su un albero dorato, dove compare un boss casuale. Un elemento degno di nota è la presenza di boss già noti da altri giochi di FromSoftware, come il Gaping Dragon del primo «Dark Souls». Se lo sconfiggo, ottengo molte rune necessarie per salire di livello e una delle tre ricompense rare casuali. Poi si passa al secondo giorno.

Il secondo giorno è simile al primo e si svolge sulla stessa mappa. Quindi visito altri punti sulla mappa, idealmente più impegnativi, e miglioro il mio personaggio in modo che, al termine della giornata, sia pronto per la battaglia finale.

Il terzo e l'ultimo giorno, invece, si svolge in modo diverso. Qui utilizzo le mie ultime rune per salire di livello e mi preparo per il boss finale della run, che sarebbe il Nightlord che ho selezionato prima della spedizione. Se lo sconfiggo, avrò eliminato uno degli otto boss totali.

Qui i boss infliggono più danni rispetto agli altri «Souls».
Qui i boss infliggono più danni rispetto agli altri «Souls».
Fonte: FromSoftware / Bandai Namco

Un grande problema della modalità multiplayer

Non appena non solo comprendo il principio, ma lo faccio mio, le varie run procedono in modo decisamente più tranquillo. Finalmente so come coordinarmi al meglio con il mio partner in modalità cooperativa, quali luoghi è meglio visitare per primi e quali possono attendere fino al secondo giorno.

Tuttavia, il multiplayer resta un problema anche dopo. Due aspetti mi lasciano perplessa. Da un lato, non c'è una funzionalità crossplay. In un gioco che esce nel 2025 per PS4, Xbox One, per la generazione di console più avanzata e per PC, tale scelta risulta incomprensibile.

La cosa che disturba maggiormente me e molte altre persone è la limitazione della modalità cooperativa a uno o tre Nightfarer. Una cosa che non vi ho ancora detto: anche se «Nightreign» è principalmente un'esperienza cooperativa, posso anche intraprendere una spedizione in solitaria. Quando gioco in questa modalità, trovo più semplice esplorare la mappa, ma ho più difficoltà ad affrontare i boss finali. Sono l'unica avversaria su cui loro si concentrano e i miei errori vengono puniti ancora più rapidamente. Quando gioco da sola, non ho la possibilità di rianimarmi. Quando sono in gruppo posso intervenire sui miei compagni caduti per rianimarli.

Manca del tutto una modalità dedicata per due giocatori. Sebbene sia possibile intraprendere una spedizione in due, finisce sempre per aggiungersi un terza persona selezionata casualmente. Sebbene sia felice di poter giocare almeno in questo modo con il mio partner della modalità cooperativa, il rovescio della medaglia è subito evidente. La terza giocatrice o il terzo giocatore influenza pesantemente l'esperienza di gioco.

Anche questa è una decisione che, come l'assenza del crossplay, trovo incomprensibile. Anche se, a fronte delle critiche, FromSoftware decidesse di implementare la modalità a due giocatori in un secondo momento, la sua assenza al momento del lancio del gioco è piuttosto irritante.

Posso intraprendere una spedizione da sola o in tre, ma subito dopo il lancio non è possibile farlo in coppia.
Posso intraprendere una spedizione da sola o in tre, ma subito dopo il lancio non è possibile farlo in coppia.
Fonte: FromSoftware / Bandai Namco

Se la terza persone che si aggiunge è esperta del gioco, segnerà i punti sulla mappa e percorrerà abilmente il tragitto. Nei combattimenti contro i boss, questa persona infliggerà danni considerevoli o ci sarà di grande aiuto. Avremo così la possibilità di vivere spedizioni avventurose, che solitamente terminano il terzo giorno con la vittoria sul boss finale.

Altrettanto spesso, però, capita che al nostro gruppo si aggiunga una persona totalmente inesperta, che continua a morire sulla mappa prima dello scontro con il boss e trascorre più tempo a terra che a combattere. Subito dopo il lancio, la cosa è ancora accettabile. Ma se la mia terza run consecutiva termina allo scontro con il primo boss di un certo rilievo, la cosa diventa frustrante. La situazione è così seria che i Nightfarer in rete scherzano affermando che la vera difficoltà del gioco consiste nel trovare un terzo membro per il gruppo.

Con compagni di viaggio sconosciuti, non so mai che tipo di spedizione mi aspetta.
Con compagni di viaggio sconosciuti, non so mai che tipo di spedizione mi aspetta.
Fonte: FromSoftware / Bandai Namco

Sono in parte sollevata dal fatto che, con una scheda grafica 3070 su PC, la mia esperienza di gioco in modalità multiplayer è per lo più fluida. Dopo aver letto in alcune recensioni precedenti alla pubblicazione che il gioco era instabile anche su console moderne, temevo il peggio. A parte qualche ritardo in presenza di un boss finale, non ho notato nulla di tutto questo. Occasionalmente, gli avversari si muovono a scatti sul mio schermo. Ma il problema è della connessione.

Nonostante la frustrazione, la motivazione sale

Nonostante l'inizio possa risultare impegnativo anche per le veterane e i veterani di «Souls» e l'esperienza multiplayer lasci un po' a desiderare sotto alcuni aspetti, dopo aver sconfitto il primo Nightlord in me scatta qualcosa. E presto vengo catturata dalla spirale motivazionale di «Nightreign». Non appena ci avrò preso la mano, darò la caccia anche agli altri Nightlord.

Essendo un roguelike, il principio delle run è sempre lo stesso. Raramente riesci a fare progressi costanti. In cambio, ottieni solo delle reliquie con cui equipaggiare le classi prima di una spedizione. Queste hanno tre slot liberi, contrassegnati da colori diversi, che io riempio. In questo modo puoi migliorare i valori di stato, ma puoi sbloccare anche delle caratteristiche speciali, specifiche di ogni classe.

Con l'ausilio delle reliquie personalizzo le mie classi e le rendo più forti in tutte le run.
Con l'ausilio delle reliquie personalizzo le mie classi e le rendo più forti in tutte le run.
Fonte: YouTube / Oroboro

Per il resto, i progressi misurabili restano modesti. «Nightreign» non ha nemmeno un finale degno di questo nome. Una volta sconfitti tutti gli otto Nightlord, partecipo alle spedizioni solo per divertimento o per sbloccare skin di classe. La varietà è data dalle stesse run.

«Elden Ring Nightreign» mi è stato fornito da Bandai Namco. Il gioco è disponibile dal 30 maggio 2025 per PC, PS4, PS5, Xbox One e Xbox Series X/S.

In breve

«Nightreign» è un gioco cooperativo incredibilmente divertente, nonostante l'inizio impegnativo.

«Elden Ring Nightreign» è più veloce dei «Souls» singleplayer. Il merito è delle ben otto classi.

La migliore esperienza di gioco ce l'hanno i gruppi che riescono a coordinarsi in modo efficace. In questo modo riescono a completare in modo efficiente i punti sempre nuovi sulla carta da gioco e a potenziare i personaggi grazie alle ricompense casuali.

Comprendo, davvero, chi critica «Nightreign». Sebbene io stessa abbia provato una certa frustrazione verso il gioco a causa dell'inizio impegnativo e della mancanza di opzioni nella modalità multiplayer, sono stata subito catturata dall'atmosfera tipica dei «Souls». Proprio come la canaglia che è nascosta nel mio profondo e non si ferma finché non ha sconfitto tutti i boss del «Souls». Ecco perché sono determinata a fermare i Nightlords a ogni costo. Superato l'inizio un po' macchinoso, correre per la mappa e sconfiggere gli avversari normali e i boss è davvero divertente.

Fino all'uscita del prossimo titolo di FromSoftware, «Nightreign» basterà a placare la mia sete di «soulslike». E in ogni caso, non manca molto al prossimo DLC.

Pro

  • Una vera esperienza «Souls»
  • Sistema di combattimento ben realizzato
  • Combattimenti contro i boss impegnativi
  • Nuove abilità ampliano in modo efficace il repertorio già noto

Contro

  • Soprattutto l'inizio può risultare impegnativo.
  • Niente cross-play né modalità per due giocatori
Bandai Namco Elden Ring: Nightreign (PS5, DE)
Videogioco

Bandai Namco Elden Ring: Nightreign

PS5, DE

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Ho scritto il mio primo testo sui videogiochi quando avevo otto anni. Da allora non sono più riuscita a smettere. Il resto del tempo lo passo con i miei amori: Husbandos 2D, i mostri, i miei gatti e lo sport.

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