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Nintendo
Recensione

«Hyrule Warriors: L'era dell'esilio» alla prova: azione allo stato puro per i fan più sfegatati

Domagoj Belancic
4/11/2025
Traduzione: Martina Russo

«Hyrule Warriors», la serie spin-off di «The Legend of Zelda», torna con «L'era dell'esilio». Questo gioco hack-and-slash piacerà soprattutto ai fan sfegatati di «Tears of the Kingdom», ma solo se riusciranno ad abituarsi al gameplay un po' caotico.

Come vola il tempo. Sono già passati due anni e mezzo da quando mi sono immerso nell'enorme mondo di gioco di «The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom». Ripenso ancora con piacere a tutte le avventure epiche che ho affrontato in questo capolavoro open world.

Vorrei poter riavvolgere il tempo e rivivere tutto da capo.

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A quanto pare Nintendo mi ha letto nel pensiero, perché «Hyrule Warriors: L'era dell'esilio» mi rispedisce letteralmente indietro nel tempo. In questo spin-off, viaggio con la principessa Zelda nell'antica Hyrule e scopro che cosa ha combinato durante le vicende di «Tears of the Kingdom».

L'idea ti incuriosisce? Allora questo spin-off potrebbe fare al caso tuo. Ma attenzione: il gameplay hack-and-shash, caotico e a volte noioso, ha poco a che vedere con «Tears of the Kingdom». Qui sotto ti spiego in che cosa «L'era dell'esilio» si differenzia dal gioco principale e se vale la pena fare un salto nel passato di Hyrule.

Ma quindi che cos'è «Hyrule Warriors»?

Se sei un fan di «Zelda» e la serie «Hyrule Warriors» ti dice poco o niente, non hai nulla di cui vergognarti. Rispetto ai giochi principali, la serie spin-off è sempre stata un po' in secondo piano.

Tutto è iniziato nel 2014 con il primo «Hyrule Warriors» per Wii U. Sono poi uscite due versioni ampliate per 3DS (2016) e Switch (2018). Nel 2020 è uscito «Hyrule Warriors: L'era della calamità», ispirato a «Breath of the Wild». E ora con «L'era dell'esilio» esce l'ultimo capitolo della serie, esclusivamente per Switch 2.

Il sistema di gioco della serie «Hyrule Warriors» è un mix tra «Dynasty Warriors» e «The Legend of Zelda».
Il sistema di gioco della serie «Hyrule Warriors» è un mix tra «Dynasty Warriors» e «The Legend of Zelda».

La serie combina elementi dei giochi principali di «The Legend of Zelda» con il sistema di gameplay della longeva serie hack-and-slash «Dynasty Warriors». Anche quest'ultimo nome non ti dice niente? Non c'è da stupirsi. I caotici giochi d'azione della Koei Tecmo sono amatissimi soprattutto in Giappone, ma non hanno ancora preso piede in Occidente.

Il principio di gioco di «Dynasty Warriors» è semplice. Con le battaglie storiche dell'antica Cina come scenario, vesto i panni di un soldato fortissimo che combatte contro centinaia di nemici contemporaneamente.

Nei giochi «Hyrule Warriors», il contesto cinese è stato sostituito dal mondo di «The Legend of Zelda» e il gameplay caotico è stato adattato ai personaggi dell'universo fantasy di Nintendo.

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Di cosa tratta il gioco e devo aver giocato ai titoli precedenti?

«Hyrule Warriors: L'era dell'esilio» sviluppa la storia della principessa Zelda da «Tears of the Kingdom». Prima di iniziare a giocare, vale quindi la pena ripassare la storia delle saghe «Breath of the Wild» e «Tears of the Kingdom», in modo da poter apprezzare appieno la trama di «L'era dell'esilio».

Un piccolo ripasso, se non ti ricordi più la trama di Zelda: durante un attacco della mummia di Ganondorf, la principessa torna indietro nel tempo di 10 000 anni. Qui incontra Rauru e Sonia, il primo re e la prima regina di Hyrule.

Ho già visto scene simili negli intermezzi di «Tears of the Kingdom».
Ho già visto scene simili negli intermezzi di «Tears of the Kingdom».

La principessa si mette alla disperata ricerca di un modo per tornare al futuro e aiutare Link nella battaglia contro Ganondorf, ma senza successo.

Bloccata nel passato, assiste all'ascesa al potere del re dei demoni e al terrore che semina su Hyrule. Insieme a Rauru e altri alleati del regno, combatte contro gli scagnozzi di Ganondorf e assiste in prima persona alla sconfitta del malvagio, che viene infine esiliato per 10 000 anni, da cui il nome «L'era dell'esilio».

Gli intermezzi sono fatti benissimo!
Gli intermezzi sono fatti benissimo!

La storia è raccontata attraverso intermezzi splendidamente realizzati e accompagnati da una colonna sonora fantastica. A mio parere, questi sono il punto di forza del gioco. Mi scalda il mio cuore di fan di Zelda potermi rituffare in questo mondo straordinario e rivedere tanti volti familiari e nuovi nei luoghi iconici di «Tears of the Kingdom».

E in aggiunta questa musica epica. E tutti quei piccoli effetti sonori che sono rimasti impressi nella mia memoria dopo centinaia di ore passate a giocare a «Breath of the Wild» e «Tears of the Kingdom».

Una gratificazione continua del centro della nostalgia del mio cervello da primate. Stupendo.

Figo: se il gioco rileva i punteggi di «Tears of the Kingdom» e «L'era della calamità» sulla tua Switch, ti regala delle armi super potenti.
Figo: se il gioco rileva i punteggi di «Tears of the Kingdom» e «L'era della calamità» sulla tua Switch, ti regala delle armi super potenti.

Secondo Nintendo, la storia dovrebbe far parte ufficialmente della serie «Tears of the Kingdom». A differenza del precedente titolo «Hyrule Warriors», «L'era della calamità», che ha creato un po' di confusione con la sua storia di viaggi nel tempo e linee temporali alternative.

Quando mi metto a giocare, però, subentra lo scetticismo. Non da ultimo, perché il «costrutto misterioso» ha un ruolo importante nella trama. Questo essere ha l'aspetto di Link, si muove come Link e si comporta come Link. Questa cosa non è mai stata menzionata in «Tears of the Kingdom». Siamo di nuovo di fronte a una storia del tipo «e se succedesse questo e quest'altro...» senza conseguenze?

Il «costrutto misterioso» sembra Link, ma il suo ruolo nella storia genera un po' di confusione.
Il «costrutto misterioso» sembra Link, ma il suo ruolo nella storia genera un po' di confusione.

Ma dopo aver visto il finale epico del gioco, posso dare il via libera. Le incongruenze vengono spiegate in modo incredibilmente emozionante e integrate nell'universo generale di «Tears of the Kingdom».

Tuttavia, a me restano alcune domande senza risposta. Aspetto con ansia i lunghi video di spiegazioni teoriche che mi guarderò con calma dopo il lancio per capire meglio il tutto.

Com'è il gameplay di «L'era dell'esilio» rispetto a «Tears of the Kingdom»?

Per quanto riguarda il meccanismo di gioco, il nuovo «Hyrule Warriors» non ha praticamente nulla a che vedere con «Tears of the Kingdom». Non devo esplorare un mondo di gioco omogeneo. Non ci sono enigmi, missioni o dungeon. Invece, mi muovo su una mappa generale partecipando a decine di combattimenti di massa che durano dai cinque ai 30 minuti e libero le zone occupate dagli scagnozzi di Ganondorf.

Trascorrerai molto tempo su questa mappa di navigazione.
Trascorrerai molto tempo su questa mappa di navigazione.

Prima di ogni battaglia, scelgo fino a quattro personaggi che posso far ruotare liberamente durante il combattimento.

Tra una battaglia e l'altra, continuo a sbloccare nuove abilità per i miei personaggi sulla mappa generale o a potenziare le loro armi. Per acquistare gli update uso le risorse che raccolgo durante i combattimenti.

Diversamente da «Tears of the Kingdom», qui non devo preoccuparmi che le mie armi si rompano, prima o poi – evviva!

Nel corso del gioco ucciderai letteralmente migliaia di mostri. Senza tregua.
Nel corso del gioco ucciderai letteralmente migliaia di mostri. Senza tregua.

Il ciclo di gioco – combattere, raccogliere risorse, acquistare upgrade, combattere di nuovo – richiede un sacco di lavoro di routine. A volte il gioco sembra una specie di lista di cose da fare, dove progredisco molto lentamente, a volte faccio anche passi indietro, se i territori già conquistati vengono nuovamente attaccati e persi.

Il che non è un punto critico, tutt'altro. La ripetizione per me ha addirittura qualcosa di meditativo. Se però non ami i giochi che richiedono un lavoro minuzioso, «L'era dell'esilio» non fa per te.

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Come funziona il sistema di combattimento?

Ogni personaggio ha a disposizione attacchi normali (tasto Y) e attacchi potenti (tasto X). A seconda del personaggio e dell'arma in dotazione, posso usare diverse combinazioni di attacchi per sferrare colpi diversi.

Premendo Y, Y, Y, X, X per il costrutto misterioso ottieni degli attacchi diversi rispetto a quelli della principessa Zelda.
Premendo Y, Y, Y, X, X per il costrutto misterioso ottieni degli attacchi diversi rispetto a quelli della principessa Zelda.

È divertente provare i diversi stili di gioco dei personaggi e scoprire quali combinazioni funzionano meglio con i vari personaggi e le varie armi.

Adoro sparare energia luminosa con la principessa Zelda e far fuori i mostri a distanza. Oppure lanciarmi come un ariete insieme a Re Rauru e alla sua lancia contro le orde nemiche. Ma il mio preferito è il Goron Pastos, che con la sua enorme spada impugnata a due mani scaglia i nemici a metri di distanza. E il fatto che io capisca sempre «FUCK YOU!» quando lui urla «CRUSH YOU!» mi fa morire.

In generale, la selezione dei personaggi è molto riuscita. Tutte le principali razze di Hyrule sono disponibili come personaggi giocabili. Umani, Zonau, Goron, Rito, Zora... persino un piccolo e simpatico Korogu è entrato a far parte del gruppo. Sconfiggere gli Hinox alti diversi metri con quel minuscolo essere arboreo è davvero divertente.

Questo piccoletto vende cara la pelle.
Questo piccoletto vende cara la pelle.

Gli attacchi combinati sono arricchiti dall'uso di vari dispositivi Zonau che conosco da «Tears of the Kingdom». Ad esempio, posso bruciare i nemici con il lanciafiamme o congelarli sparando ghiaccio. Alcuni personaggi hanno anche la capacità di sintetizzare oggetti, ovvero possono combinare certi oggetti con alcune armi per fare ancora più danni.

È interessante anche il fatto che abbiano ripreso il concetto di sandbox fisico di «Tears of the Kingdom». Se uso l'Emettitore di scariche nell'acqua, darò la scossa a tutti i nemici presenti nell'area. Se combino il fuoco con gli attacchi Vortice dei Rito, si formano devastanti tornado infuocati che travolgono il campo di battaglia. Fighissimo.

Scelgo i dispositivi da un menu orizzontale o li registro per la selezione rapida.
Scelgo i dispositivi da un menu orizzontale o li registro per la selezione rapida.

Mentre colpisco i nemici, si riempiono sia la barra degli attacchi speciali sia, ora, anche una barra degli attacchi sincronizzati. Con la prima, il mio personaggio può sferrare un potente attacco in solitaria. Con la seconda, attivo un attacco ancora più potente in collaborazione con un altro personaggio che si trova nelle vicinanze. Anche qui ci sono molteplici combinazioni tutte da provare.

La maggior parte degli avversari sul campo di battaglia li faccio fuori facilmente con un paio di colpi. Ma ogni tanto mi trovo di fronte a degli ostacoli un po' più massicci e proprio in questi casi il sistema di combattimento dà il meglio di sé. I mini-boss hanno una barra di blocco che devo rompere per poter infliggere un sacco di danni con attacchi devastanti.

Per superare la loro difesa, uso tutte le mie mosse e l'arsenale che ho a disposizione. Non lascio loro il tempo di contrattaccare, né di riprendere fiato. Qua uso il lanciafiamme, lì un attacco speciale, là un attacco sincronizzato. Sullo schermo accade una moltitudine di cose, ma riesco comunque a mantenere il controllo. Sono in uno stato di flow con visione a tunnel finché quell'infame non è a terra.

Gli attacchi speciali sono splendidamente realizzati.
Gli attacchi speciali sono splendidamente realizzati.

Nonostante le tante opzioni e possibilità di combattimento disponibili, man mano che il gioco procede inizio a sentire la stanchezza. Certo, è tutto molto bello. Ma indipendentemente dal combattimento, indipendentemente dalla mappa, faccio sempre le stesse cose: picchio centinaia di Bokoblin, Moblin e altre mostruosità simili. Ancora, ancora e ancora.

Purtroppo, il gioco è fin troppo facile per i miei gusti, anche al livello di difficoltà più alto. Man mano che il gioco progredisce, mi capita sempre più spesso di sentirmi troppo forte e riesco sempre meno a entrare in quello stato di flusso di cui parlavo prima, dove voglio dare il massimo per battere i boss più tosti. Il mio cervello inserisce il pilota automatico e non mi impegno più. Peccato.

Le rare sequenze di volo con il costrutto misterioso movimentano un po' il loop ripetitivo del gameplay.
Le rare sequenze di volo con il costrutto misterioso movimentano un po' il loop ripetitivo del gameplay.

«L'era dell'esilio» è un gioco per Switch 2: com'è la grafica?

Nell'insieme il gioco è una grande delusione dal punto di vista estetico: un titolo esclusivo per Switch 2 non dovrebbe essere così. La qualità dell'immagine risente della bassa risoluzione e, in alcuni casi, di un fastidioso sfarfallio sui bordi. Gli ambienti di gioco appaiono scialbi, con texture sfocate, oggetti squadrati e pochi dettagli. Il gioco soffre anche di una pessima visione a distanza: nemici e alleati spuntano dal nulla o scompaiono all'improvviso.

Perché la paglia intorno a me ha una risoluzione così bassa?
Perché la paglia intorno a me ha una risoluzione così bassa?

Il nuovo «Hyrule Warriors» appare spento, soprattutto se paragonato alle nitidissime edizioni per Nintendo Switch 2 di «Breath of the Wild» e «Tears of the Kingdom». A onor del vero, bisogna dire che nei giochi principali non ci sono mai così tanti avversari contemporaneamente sullo schermo.

In ogni caso, il gioco funziona sempre con la massima fluidità a 60 fps. Nella modalità split screen locale per due giocatori devo accontentarmi di 30 fps. È anche possibile giocare in modalità cooperativa tramite Gameshare e online, ma sono funzioni che non ho provato.

La modalità a due giocatori è un piacevole plus.
La modalità a due giocatori è un piacevole plus.

«Hyrule Warriors: L'era dell'esilio» è disponibile per Nintendo Switch 2 dal 6 novembre. Il gioco mi è stato fornito da Nintendo a scopo di test.

In breve

Un gioco imperdibile per i fan più accaniti

«Hyrule Warriors: L'era dell'esilio» è il dessert perfetto dopo un'ottima portata principale chiamata «Tears of the Kingdom». Il finale dolce e nostalgico era proprio necessario? No. Ma mi sono comunque divertito moltissimo (circa 27 ore fino ai titoli di coda) a giocare a questo caotico spin-off in stile hack-and-slash.

Il gioco piacerà soprattutto ai fan più accaniti di Zelda che vogliono immergersi ancora di più nel mondo e nell'universo fantasy di Nintendo. Ma attenzione: a livello di gameplay questo caotico gioco d'azione ha ben poco a che vedere con «Tears of the Kingdom». Per goderti appieno il titolo, devi farti andare bene la struttura di gioco ripetitiva e la grafica mediocre. Se ci riesci, ti aspettano battaglie epiche con un sistema di combattimento esteso.

Pro

  • Realizzazione della storia avvincente
  • Sistema di combattimento esteso
  • Ottima scelta di personaggi
  • Adattamento intelligente degli elementi di gioco di «Tears of the Kingdom»

Contro

  • Struttura di gioco ripetitiva
  • Livello di difficoltà troppo basso
  • Grafica scadente
Nintendo Hyrule Warriors: Chronik der Versiegelung (Switch 2, DE, FR, IT)
Videogioco

Nintendo Hyrule Warriors: Chronik der Versiegelung

Switch 2, DE, FR, IT

Immagine di copertina: Nintendo

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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