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Parilov/Shutterstock
Guida

Quale olio da cucina va messo in frigorifero e quale no?

Anna Sandner
15/10/2025
Traduzione: Sanela Dragulovic

Luce, calore e ossigeno: sono questi i principali nemici dell'olio. Seguendo alcuni semplici accorgimenti, potrai mantenere il tuo olio fresco più a lungo, preservandone il valore sia in cucina che per la tua salute.

Ti è mai capitato di conservare l'olio d'oliva in frigorifero e di chiederti perché si formassero quei fiocchi bianchi? Oppure perché l'olio di lino fosse diventato amaro già dopo qualche settimana dall'apertura? Esistono motivi ben precisi per cui alcuni oli si deteriorano più velocemente di altri: una conservazione adeguata fa la differenza ed è davvero semplice da mettere in pratica. Ecco alcune regole fondamentali e dei consigli pratici.

La maledizione dei miti: cosa è vero e cosa no?

Molti oli sono particolarmente delicati. Luce, ossigeno e calore deteriorano gli acidi grassi più velocemente di quanto vorremmo. Conservarli al buio? Sì, aiuta. Tenerli in un luogo fresco? Dipende. Quello che fa bene all'olio di lino, può far comparire dei fiocchetti nell'olio di oliva. A seconda dell'olio, cambia anche la conservazione.

L'olio d'oliva reagisce diversamente: in frigorifero si addensa e l'aroma si attenua. Tuttavia, i fiocchi si sciolgono rapidamente a temperatura ambiente e la qualità viene mantenuta. Ciononostante, si consiglia di conservare l'olio d'oliva a una temperatura compresa tra 12° e 18° e, soprattutto, al buio per mantenere al meglio l'aroma.

L'olio di colza si comporta in modo simile: anche se in frigorifero tende ad addensarsi, non subisce danni a livello nutrizionale. I fattori più importanti sono la freschezza del prodotto e la conservazione ottimale: al buio e in contenitori ermetici.

L'olio di cocco e l'olio di palma sono generalmente solidi a temperatura ambiente, motivo per cui vengono anche chiamati grassi. Dal punto di vista chimico, come gli altri oli, sono costituiti quasi interamente da trigliceridi. La differenza sta nel fatto che l'elevato contenuto di acidi grassi saturi conferisce loro una consistenza solida e li rende particolarmente stabili, sia al freddo che a temperatura ambiente.

Le regole di base più importanti

Luce spenta, tappo chiuso: conserva l'olio in bottiglie di vetro scuro o al buio nella credenza della cucina. Richiudi bene le bottiglie già aperte.

Al freddo solo alcuni oli: conserva in frigorifero l'olio di lino, l'olio di canapa, l'olio di noci, l'olio di vinaccioli, l'olio di semi di zucca e l'olio di cartamo. Per l'olio d'oliva e l'olio di colza è sufficiente un luogo fresco e buio.

Consumare rapidamente: conserva l'olio d'oliva in bottiglie grandi, mentre per gli oli delicati usa quelle più piccole e consumali entro quattro-sei settimane.

Innocua torbidezza: i fiocchi che appaiono col freddo non sono segno di un olio rovinato, ma un fenomeno naturale delle molecole.

##Cosa non devi fare con l'olio da cucina

Non lasciare mai l'olio di lino aperto accanto alle fonti di calore: è praticamente una condanna a morte per i preziosi acidi grassi omega-3. Il calore, la luce diretta o una bottiglia non ben chiusa fanno deteriorare gli oli delicati.

Come regola generale, è meglio acquistare più spesso delle piccole bottiglie e consumarle rapidamente. In questo modo non solo avrai il sapore migliore, ma beneficerai anche delle preziose sostanze nutritive.

Immagine di copertina: Parilov/Shutterstock

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Redattrice scientifica e biologa, con una passione profonda per il mondo naturale. Amo gli animali e sono affascinata dalle piante, dalle loro straordinarie capacità e da tutto ciò che possono offrire. Il mio luogo ideale è all’aperto, immersa nella natura – proprio come nel mio giardino selvaggio. 


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