Capelli neri lunghi e lucenti, uno sguardo intenso, una bellezza sotto l'occhio sinistro. Molti cadono preda dei fascini esterni di Tomie e diventano così vittime della giovane donna seducente - e dei suoi assassini. Ma non importa in quale modo Tomie muoia: come un demone, si risveglia sempre a nuova vita. Il maestro dell'orrore Junji Ito, che ha già descritto l'impossibilità di sfuggire alla catastrofe in Uzumaki e Gyo, in Tomie presenta una storia dell'orrore dopo l'altra. Una collana di perle della morte - crudelmente cangiante - attorno a una femme fatale immortale che lascia una scia di morte attraverso il Giappone.