
Test del prodotto
Anche il pieghevole di Samsung adesso è sottile
di Michelle Brändle
Per un mese ho aperto e chiuso il Samsung Galaxy Z Flip 4. Ecco quattro riflessioni sul particolare fattore di forma.
Il meglio viene prima di tutto: il fatto di poter utilizzare il Flip 4 non solo come fotocamera, ma anche come treppiede, è stato di gran lunga quello che mi è piaciuto di più. Posso posizionarlo semi-aperto su molte superfici e impostare l’angolatura con un semplice movimento. La fotocamera principale da 12 megapixel e la fotocamera ultra-grandangolare da 12 megapixel sul retro offrono splendide immagini con colori ricchi e intensi.
Il Flip 4 non è uno smartphone piccolo. Anzi, con il suo display da 6,7 pollici è un telefono piuttosto grande. Quindi è più adatto a chi vuole uno smartphone grande ma facile da riporre. Quando è piegato, è molto maneggevole e sta bene nelle borse a tracolla sottili o nelle tasche strette dei pantaloni.
Sebbene il Flip 4 abbia installato l'ultimo processore Snapdragon 8+ Gen 1, è più indietro rispetto agli altri prodotti di punta Samsung dell'anno in termini di configurazione della fotocamera. Inoltre, il dispositivo dispone di una batteria più grande, ma i 3700 mAh non sono nel range dei top di gamma per Samsung.
Con la sua pieghevolezza, il Samsung Galaxy Z Flip 4 mi ha divertito. Grazie alla sua forma, il foldable clamshell non è solo un eccellente assistente fotografico, ma anche un compagno compatto. Con un semplice gesto del polso, il grande display si trasforma in un pratico quadrato.
Tuttavia, la tecnologia è ancora giovane, costosa e sensibile. Si spera che i produttori utilizzino il fattore di forma in modo sempre più efficiente e che i produttori di display rendano il vetro pieghevole più resistente. Il Flip 4 e i suoi simili pieghevoli dovrebbero avere un futuro brillante davanti a sé.
Vuoi avere uno smartphone pieghevole e non ti importa di pagare molto per averlo e scendere a certi compromessi? Allora posso raccomandare il Samsung Galaxy Z Flip 4.
«Io voglio tutto: le discese ardite e le risalite stordite, la crema in mezzo!» – queste parole di un noto personaggio televisivo statunitense rispecchiano pienamente il mio pensiero. Vivo secondo questa filosofia di vita anche a lavoro. In altre parole: trovo che ogni storia, dalla più insignificante alla più incredibile, abbia il suo fascino.
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Visualizza tuttiSulla mia scrivania giace una presunta creatura marina. L'alluminio lucido e la plastica viola scintillante ricordano la madreperla, ma questa conchiglia non proviene dalle profondità del mare, bensì da una fabbrica dell'azienda tecnologica sudcoreana Samsung. Parlo del Galaxy Z Flip 4 – un cosiddetto «Clamshell Foldable», un «telefono pieghevole a conchiglia» che si apre verticalmente. L'elegante telefono Samsung ha sostituito per un mese il mio iPhone 13 personale. È stato il primo foldable che ho usato intensamente.
Riesco particolarmente bene a filmarmi con la fotocamera selfie da 10 megapixel, sia per inviare gli auguri di compleanno ai miei cari che per documentare i miei tentativi di verticale. Con il Flip 4 posso anche scattare foto o selfie di gruppo senza troppa fatica. Samsung offre una pratica funzione software per questo scopo: per attivare l'autoscatto del Flip 4 è sufficiente tenere il palmo della mano aperto verso la fotocamera: un'ottima idea. Il mio iPhone non è in grado di soddisfare tali espedienti, ed è per questo che li apprezzo ancora di più con il Samsung Flip.
Purtroppo la presa pratica finisce non appena voglio riaprire il Flip. Ho bisogno di entrambe le mani per farlo – ma forse questo si riconduce al fatto che le mie mani sono piccole. Tuttavia, lo stesso vale anche per le mani più grandi: per raggiungere la schermata principale su un dispositivo pieghevole, bisogna fare più «lavoro motorio» rispetto ad altri smartphone. Se ti porti dietro un pacco e alcune borse della spesa piene, alcune manovre diventano complicate molto velocemente con un foldable. Per il futuro spero quindi in un pulsante o in qualche altro meccanismo che mi apra il cellulare pieghevole.
La piega – la linea di piegatura sullo schermo – è oggetto di un esame meticoloso quando si valutano i dispositivi pieghevoli. È comprensibile: le superfici liscissime degli smartphone sono ormai uno standard. Ecco perché le aziende tecnologiche vogliono nascondere al meglio la piega. Samsung sta diventando sempre più brava in questo campo: dal primo Galaxy Fold del 2019, l'azienda sudcoreana è riuscita a «lisciare» sensibilmente la piega. Tuttavia, per i dispositivi del 2022 vale quanto segue: la piega è visibile e percepibile.
Personalmente, non mi dà fastidio. Mi sono rapidamente abituata all’irregolarità del Flip 4. La vera insidia del display pieghevole è la sua vulnerabilità. Per poter piegare il vetro, è necessario che sia molto sottile; l’«Ultra Thin Glass» di Samsung è spesso solo quanto un terzo di un capello umano.
Con questa larghezza e i ripetuti movimenti di piegatura, il minimo graffio sul display può causare danni considerevoli. Per questo motivo, sui dispositivi Samsung pieghevoli viene applicata in fabbrica una protezione per lo schermo. E questa si fa sentire: lo schermo non reagisce sempre con la stessa sensibilità e rapidità con cui sono abituata con il mio iPhone, neanche dopo aver aumentato la sensibilità al tocco nelle impostazioni. A mio avviso non si tratta di un criterio di esclusione, ma di una lacuna che Samsung potrebbe migliorare con i prossimi lanci.
Ciononostante, il Flip 4 supera la soglia dei mille dollari in termini di prezzo. Se vuoi piegare il tuo smartphone, devi spendere molto – almeno oggi. Secondo la rivista di settore «Business in Shenzen», i display OLED pieghevoli sono attualmente ancora cinque volte più costosi di quelli tradizionali. È probabile che questi costi diminuiscano nei prossimi anni, man mano che le aziende tecnologiche – tra cui forse Apple e Google – produrranno più smartphone pieghevoli, se mai li produrranno.