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di Kim Muntinga
Robert Kirkman, il celebre autore di "The Walking Dead", lascia i sentieri battuti. Con "Skinbreaker", pubblica la sua prima avventura fantasy senza morti viventi e supereroi. Insieme all'illustratore di "Batman" David Finch, racconta la storia di una spada mitica e di una tribù in conflitto.
Fantasia invece di zombie, rituali tribali arcaici invece di una lotta post-apocalittica per la sopravvivenza: con «Skinbreaker», Robert Kirkman lancerà il 24 settembre un nuovo progetto a fumetti che si differenzia in modo significativo dalle sue precedenti serie di successo come «The Walking Dead» o «Invincible». Insieme al famoso illustratore David Finch («Batman», «New Avengers»), Kirkman sta raccontando una storia in otto parti che è visivamente opulenta e narrativamente ridotta. E crea suspense proprio per questo.
La storia è incentrata su una tribù remota la cui sopravvivenza dipende da un'unica arma: l'eponimo Skinbreaker, una leggendaria spada da guerra di dimensioni e peso immensi che serve alla tribù come simbolo di potere e protezione.
Il vecchio capo Enor è a malapena in grado di brandire quest'arma massiccia. Suo figlio Anok dovrebbe ereditarla, ma esita. Mentre si scatena una lotta interna per il potere, la minaccia dall'esterno cresce: Il pericolo si avvicina dalle oscure foreste che circondano il villaggio.
Kirkman descrive la storia come «implacabilmente brutale», ma anche emotivamente fondata. La trama è volutamente semplice per lasciare spazio alla narrazione visiva. I lettori devono immaginarsi nel mondo e leggere tra le righe.
David Finch dice di aver lavorato ai disegni per otto anni. Si tratta di un tempo insolitamente lungo per una serie a fumetti di soli otto numeri. Ogni pagina è curata nei minimi dettagli, ogni personaggio è anatomicamente preciso e stilisticamente distintivo. La colorazione è di Annalisa Leoni («Invincible Universe: Battle Beast»), il lettering è di Rus Wooton («Transformers»). Entrambi sono forze esperte dell'universo Skybound.
Ho volutamente mantenuto la sceneggiatura minimale per dare a Finch libertà artistica.
«Skinbreaker» è pubblicato da Skybound e Image Comics in due formati: in edizione standard e in «Treasury Edition» grande formato su carta di alta qualità. La prima edizione comprende 32 pagine. Non posso ancora dirti se e quando avremo il fumetto in negozio.
Le tavole di Finch non sono solo illustrazioni, ma anche narrazioni. Lo stesso Kirkman sottolinea che qui Finch offre il meglio della sua carriera. Le immagini sono grandi, spesso riempiono la pagina e si concentrano sull'atmosfera piuttosto che sul ritmo. Chi si aspetta tagli rapidi e dialoghi a raffica rimarrà sorpreso: «Skinbreaker» sembra affidarsi maggiormente all'impatto visivo e alla lenta escalation.
Al lancio verranno rilasciate dieci diverse varianti di copertina, disegnate tra gli altri da Ryan Ottley, Lorenzo De Felici, Eric Canete e Tony Moore.
Kirkman e Finch non sono estranei al settore. I loro nomi sono sinonimo di qualità, ma anche di tradizioni narrative diverse. Il fatto che stiano realizzando insieme un progetto fantasy è un raro connubio tra chiarezza narrativa (Kirkman) e opulenza visiva (Finch). I lunghi tempi di produzione e il numero ridotto di pagine indicano che non si tratta di un formato di serie tipico, ma di un'opera deliberatamente composta.
Se apprezzi i fumetti che si prendono tutto il tempo necessario per costruire il loro mondo e per aprire nuovi orizzonti visivi, «Skinbreaker» potrebbe essere un titolo interessante per te. La combinazione di ambientazione arcaica, conflitto familiare e attenzione artistica ai dettagli promette un'opera che si distingue dal mainstream.
I miei interessi sono vari, mi piace semplicemente godermi la vita. Sono sempre alla ricerca di notizie su freccette, giochi, film e serie.