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Novità e trend

Dopo la multa da un miliardo di euro di Apple: anche Amazon, Google e Meta devono affrontare le avversità

Florian Bodoky
26/3/2024
Traduzione: tradotto automaticamente

La legge sui mercati digitali è in vigore nell'Unione Europea dal 6 marzo. Apple, Amazon, Google e Meta sembrano aver commesso qualche errore in fase di attuazione. Ora rischiano multe miliardarie.

Il Digital Markets Act (DMA) ha lo scopo di impedire alle grandi aziende tecnologiche di sfruttare il loro potere di mercato. Questa legge è in vigore nell'UE dal 6 marzo scorso.

  • Retroscena

    Digital Markets Act (DMA): di che cosa si tratta?

    di Florian Bodoky

Tuttavia, quattro delle sei società gatekeeper sembrano aver commesso un errore nell'attuare le nuove regole. Le misure adottate non sono sufficienti per la Commissione UE. Per questo motivo sta ora indagando sul fatto che le aziende abbiano rispettato la DMA. In particolare, la Commissione sta mettendo in dubbio questo aspetto nel caso di Apple, Amazon, Google e Meta. Se questo sospetto si rivelerà fondato, le aziende potrebbero incorrere in multe per un totale di miliardi di euro.

Apple è già stata condannata e multata per svariati miliardi di euro. Tuttavia, questo non è ancora definitivo a causa dell'appello di Apple.

Google: Play Store e Google Search criticati

Nel caso di Alphabet, la società madre di Google, si tratta del Play Store sui dispositivi Android. Google impedisce agli sviluppatori di app di pubblicizzare in modo sufficiente le proprie offerte al di fuori dell'app store e di fornire i relativi link ai prodotti. Anche il trattamento dei contratti non è possibile senza ulteriori modifiche. L'UE critica il fatto che vengano addebitate varie commissioni per questo. Apple deve sopportare le stesse critiche. L'intera struttura delle tariffe di entrambe le aziende è ora oggetto di indagine. Apple viene criticata anche per il fatto che non tutte le app possono essere completamente disinstallate.

Le tariffe del Play Store di Google potrebbero diventare costose.
Le tariffe del Play Store di Google potrebbero diventare costose.
Fonte: Shutterstock

Anche la ricerca su Google è oggetto di indagine. L'UE ritiene che le misure per l'obbligo di non discriminazione dei concorrenti non siano sufficienti. I servizi di Google sarebbero comunque favoriti.

Meta: "Paga o mangia" non è una scelta giusta

Anche l'impero dei social media di Marco Zuckerberg è oggetto dell'indagine dell'UE. Il modello di pagamento introdotto da Meta non è una vera soluzione. Nemmeno con la proposta di riduzione del prezzo da dieci a sei euro. L'azienda californiana rinuncia alla raccolta di dati personali e alla relativa visualizzazione di pubblicità personalizzata per l'importo mensile. Tuttavia, la DMA stabilisce che gli utenti devono poter scegliere se divulgare i propri dati - senza dover pagare per questo.

Meta potrebbe dover apportare dei miglioramenti per quanto riguarda la pubblicità personalizzata.
Meta potrebbe dover apportare dei miglioramenti per quanto riguarda la pubblicità personalizzata.
Fonte: Shutterstock
Immagine di copertina: Shutterstock

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Da quando ho scoperto come attivare entrambi i canali telefonici sulla scheda ISDN per ottenere una maggiore larghezza di banda, sperimento con le reti digitali. Con quelle analogiche, invece, da quando so parlare. A Winterthur per scelta, con il cuore rossoblu. 


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