EA Sports FC 26
Opinione

Sono proprio una vittima. Grazie, EA

Luca Fontana
17/7/2025
Traduzione: Leandra Amato

EA Sports FC 26 è stato annunciato e so già che non riuscirò a resistere alla tentazione. Il nuovo trailer gioca con le mie aspettative, la mia frustrazione e il mio dannato hype. E sì: non vedo l'ora.

L'ho fatto di nuovo.

Ho visto il nuovo trailer di EA FC 26. Non una volta. Non due. Diverse volte, anche se so esattamente cosa comporta: mi arrabbio. Scuoto la testa. E inizio comunque a sorridere. Perché qualcosa nel credulone che c'è in me mi dice: «Quest'anno potrebbe migliorare».

Il trailer inizia come al solito. Immagini enormi. Momenti eroici. Cinematic super inscenate, che già dopo soli tre secondi mi danno sui nervi. E proprio questo è il trucco: EA sa che la penso così. Il trailer inizia addirittura con dei commenti immaginari da un feed immaginario che gridano «Non di nuovo! VOGLIAMO GAMEPLAY!». Insomma, si prende in giro da solo.

Questa è una novità. Ed è stupendo.

Ci hanno ascoltato – o almeno fanno finta di farlo

Da anni piovono critiche su EA: le partite sembrano più tornei di ping-pong. I portieri passano continuamente la palla agli avversari. I percorsi? Innaturali. I passaggi? Lenti come una passeggiata della domenica. Dribbling? Una prevedibile zigzagata o un numero da circo selvaggio. Il trailer affronta proprio queste critiche. E EA promette giocatrici e giocatori più reattivi. Più flusso. Animazioni più veloci. Migliore fisica della palla.

So cosa stai pensando. Lo penso anch'io: «Lo dicono ogni anno».

Ma questa volta c'è qualcosa di diverso. Forse è il tono autoironico dell'intero trailer. Forse è semplicemente un buon marketing. Ma sembra che EA abbia davvero preso in considerazione le critiche della community, invece di sviluppare il gioco come ogni anno in un vuoto percepibile. Non come reazione a polemiche, ma con consapevolezza. O magari con un calcolo intelligente.

Non importa. Finché funziona.

Tra conoscenza e regressione

Potrei dirti adesso che ho imparato dai miei errori. Che ad un certo punto ho disinstallato EA FC 25 perché i continui cambi di meta, la lotteria dei pacchetti, il grinding degli obiettivi e la tossica Weekend League mi davano sui nervi. Che quest'anno non cadrò di nuovo nell'hype.

Ma sarebbe una bugia.

  • Guida

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Perché dentro di me sento già di nuovo questo brivido: «E se questa volta ce la fanno davvero?». E sì, lo so, lo penso ogni anno. Ma questa volta sembra... diverso.

Perché? Perché EA è riuscita in qualche modo a fare due cose contemporaneamente: con il trailer a prendere in giro se stessa e, allo stesso tempo, prendere sul serio me. Perché EA porta avanti questa linea autoironica in modo coerente. E la gag non è sola: EA inserisce continuamente commenti critici della community. Tweet che smontano il gioco. Feedback, come quello che si vede solo nei forum – o nei video rabbiosi di Inception.

E in effetti, ci sono alcune innovazioni che sembrano qualcosa di più di semplici slogan pubblicitari. Il nuovo gameplay «Authentic vs. Competitive», in particolare, potrebbe essere decisivo. Una modalità per un'esperienza di gioco più realistica e una per tutti quelli a cui piace sudare. Sembra ragionevole. Proprio quando penso all'anno scorso, quando EA ci ha servito per la prima volta un gameplay realistico lento e noioso, solo per capovolgere tutto su velocità e arcade con una mega patch a gennaio...

Sviluppare semplicemente due giochi in parallelo per risparmiarsi il lavoro di bilanciamento potrebbe non essere una cattiva idea. È proprio questo che mi fa sperare. Oppure mi stanno semplicemente prendendo in giro. Questa è forse la cosa peggiore di tutte: io vedo i meccanismi. Riconosco i pattern. Tuttavia, mi prudono le dita. EA potrebbe anche essere quell'ex che si fa sentire dopo mesi di silenzio scrivendo: «Sono cambiato».

E io? Rispondo.

Ci casco ogni volta.

Immagine di copertina: EA Sports FC 26

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La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore dei film e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 

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