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Opinione

«Ghost of Yōtei» vs. «Assassin's Creed: Shadows»: quale gioco di samurai vince?

Domagoj Belancic
3/10/2025
Traduzione: Leandra Amato

L'esclusiva PS5 di Sony, «Ghost of Yōtei», compete con il mostro open world di Ubisoft «Assassin's Creed: Shadows». Quale gioco di samurai è migliore?

Èquest'anno è un anno fantastico per i fan dei giochi di samurai: sono usciti due titoli di alto livello.

Ma quale avventura samurai è migliore? Ho giocato a lungo a entrambi i giochi e mi permetto di confrontarli.

Ti do il benvenuto al duello tra giganti della katana.

Ne resterà soltanto uno

Per scoprire una volta per tutte quale dei due giochi di samurai è «migliore», ho confrontato i due titoli nelle seguenti categorie: storia, grafica, design del mondo aperto, missioni principali, sistema di combattimento, stealth e abiti.

Nella mia analisi scientifica e per nulla soggettiva delle singole categorie, assegno un massimo di cinque torii (⛩️) per ognuna. Alla fine, sommo i punti per coronare l'unico vero maestro di spada.

Categoria 1: storia

In _«Ghost of Yōtei» vesto i panni di Atsu, la cui intera famiglia viene massacrata davanti ai suoi occhi da un gruppo di fuorilegge, i «Sei di Yōtei». Dopo l'attentato, Atsu sopravvive e si reca nel Giappone continentale, dove si guadagna da vivere come mercenaria. Dopo 16 anni, torna nella sua patria settentrionale con l'obiettivo di dare la caccia ai sei assassini.

Storie di vendetta ce ne sono a bizzeffe in giochi, libri, film. Ma più Atsu impara a conoscere i «Sei di Yōtei», più il costrutto narrativo diventa appassionante. Conosco personaggi interessanti e mi attendono anche dei colpi di scena inaspettati. Anche i dialoghi sono scritti in modo eccellente.

Anche in «Assassin's Creed: Shadows» c'è una storia di vendetta. Tuttavia, è molto più complessa, ma non migliore.

Assumo il ruolo del samurai nero Yasuke e della shinobi Naoe. «Shadows» non riesce a presentare adeguatamente lo sviluppo di Yasuke da schiavo a samurai di Lord Oda Nobunaga. Anche la parte di Naoe nella storia è al di sotto delle aspettative. Il gioco non dà abbastanza spazio alla sofferenza del suo villaggio natale oppresso e alla morte dei suoi genitori per creare un personaggio emozionante e profondo.

Inizialmente, i due protagonisti si affrontano come nemici. Tuttavia, uniscono le forze per uccidere i membri di un'organizzazione ombra assassina, la «Shinbakufu», in parte responsabili della morte dei genitori di Naoe e indirettamente anche della morte di Lord Oda Nobunaga, il signore di Yasuke.

La storia non ha un focus e viene raccontata in frammenti. Con l'avanzare del gioco, degenera in un'accozzaglia confusa senza particolari punti di forza, personaggi degni di nota o colpi di scena emozionanti. Perdo la cognizione delle cose e capisco sempre meno perché devo assassinare certi obiettivi.

Conclusione: storia

Nessuno dei due giochi brilla per la sua storia. «Ghost of Yōtei» riesce almeno a raccontare una semplice storia di vendetta in modo pulito ed emozionante. «Assassin's Creed: Shadows» delude con un costrutto narrativo gonfiato che vuole troppo e che quindi non riesce mai a realizzare il suo potenziale.

«Ghost of Yōtei»: ⛩️⛩️⛩️
«Assassin's Creed: Shadows»: ⛩️⛩️

Categoria 2: grafica

«Ghost of Yōtei» è il kitsch dell'Estremo Oriente nella sua forma più pura. E non lo dico in senso negativo. Lo stile artistico esagerato del gioco viene portato avanti con coerenza. Mentre percorro il nord del Giappone con Atsu, attivo la modalità foto ogni pochi metri per catturare il bellissimo paesaggio.

Il mondo di gioco appare come se qualcuno avesse alzato la saturazione al massimo. I prati verdi si muovono nel vento insieme alle foglie autunnali rosso sangue. Proprio accanto vedo un'aiuola viola, che sembra incredibilmente bella in combinazione con il cielo innaturalmente blu. Anche i tramonti sono estremi, e inondano l'intero scenario di un bagliore arancione. Meraviglioso.

Nella mia recenione di «Assassin's Creed: Shadows» ho scritto che il gioco ha il più bel mondo aperto che abbia mai visto. Continuo a sostenere questa affermazione.

Il mondo di «Shadows» non è così kitsch e colorato come quello di «Yōtei». Ubisoft opta per una presentazione più realistica che tuttavia riesce a stabilire uno stile visivo coerente e convincente.

La fitta vegetazione in combinazione con gli effetti realistici del vento e delle condizioni atmosferiche è impressionante. Insieme all'illuminazione supportata dal ray tracing, il gioco evoca scene da sogno sullo schermo. Anche i modelli dei personaggi sono più convincenti. In breve, «Assassin's Creed: Shadows» è davvero «next-gen».

Conclusione: grafica

«Ghost of Yōtei» ha uno stile visivo più appariscente, con colori kitsch e paesaggi onirici. Dal punto di vista tecnico, tuttavia, presenta alcuni punti deboli. «Assassin's Creed: Shadows» ha semplicemente l'open world più bello che abbia mai visto.

«Ghost of Yōtei»: ⛩️⛩️⛩️⛩️
«Assassin's Creed: Shadows»: ⛩️⛩️⛩️⛩️⛩️

Categoria 3: design del mondo aperto

Il design open world di «Ghost of Yōtei» è molto conservativo. Ci sono molte missioni principali e secondarie, accampamenti di nemici e compiti tipici per un mondo aperto come spezza-bambù, onsen o tane di volpi da completare.

Tuttavia, il modo in cui questi elementi tradizionali dell'open world vengono presentati sembra nuovo. Posso iniziare le missioni in diversi modi. «Yōtei» utilizza un sistema di indizi che ancorano organicamente le missioni al mondo di gioco. Ad esempio, posso trovare un criminale ricercato leggendo un manifesto. Oppure il fabbro di un villaggio mi dice che il suo amico è tenuto prigioniero proprio da questo criminale.

È anche bello che il gioco riservi sempre delle sorprese, anche durante le ripetitive attività open world. Un accampamento nemico può essere un castello, un villaggio o talvolta solo una bettola dove i nemici bevono sakè. Nelle sorgenti termali incontro animali simpatici o spavento ignari bagnanti. Vengo inaspettatamente colpito da un fulmine durante un temporale presso gli spezza-bambù, finché non sgombero le armi in giro. Figata.

Per «Assassin's Creed: Shadows», Ubisoft opta per un approccio leggermente diverso al suo design open world. La mappa non è più tappezzata da un numero infinito di simboli ed elenchi di cose da fare: si suppone che io trovi missioni e compiti esplorando il mondo di gioco e non esplorando la mappa.

Sotto questo nuovo strato di vernice, tuttavia, c'è la solita formula Ubisoft che si esaurisce dopo poche ore di gioco. Molte attività sono solo moderatamente eccitanti e si ripetono troppo spesso. Devo continuamente infiltrarmi nei castelli e assassinare persone.

Anche le attività secondarie e i minigiochi non sono degni di nota e sembrano dei tappabuchi per aumentare la durata del gioco. È un peccato che uno dei più bei mondi aperti di tutti i tempi non offra più sostanza. Con il progredire del gioco, il Giappone storico degenera in uno sfondo privo di vita e ripetitivo.

Conclusione: design del mondo aperto

Entrambi i giochi offrono un open world più tradizionale, senza troppi rischi. Tuttavia, «Ghost of Yōtei» confeziona i suoi compiti open world in modo più elegante e non viene artificialmente gonfiato.

«Ghost of Yōtei»: ⛩️⛩️⛩️⛩️
«Assassin's Creed: Shadows»: ⛩️⛩️

Categoria 4: missioni principali

Le missioni principali di «Ghost of Yōtei» sono fantastiche. In molti momenti, il gioco non sembra un open world, ma piuttosto uno spettacolo d'azione accuratamente coreografato in stile «Uncharted». Sono questi momenti spettacolari che mi rimangono impressi dopo aver completato il gioco.

Questo rende il tutto un gradito cambiamento rispetto alla parte open world e conferisce al gioco un ritmo eccellente. Dopo una missione principale, ho davvero voglia di esplorare di nuovo il mondo di gioco aperto. E dopo aver girato abbastanza con Atsu, sento di nuovo il bisogno di una missione principale lineare.

Le missioni principali di «Assassin's Creed: Shadows» sono meno spettacolari. Sebbene siano messe molto bene in scena con eleganti intermezzi, non riescono a distinguersi dalla monotona struttura open world.

Nelle missioni principali, in pratica, faccio esattamente quello che faccio nel mondo di gioco aperto: infiltrarmi nei castelli, uccidere i signori, saccheggiare. Ancora e ancora. Le missioni si fondono in un'accozzaglia ripetitiva da cui non emerge nulla.

Conclusione: missioni principali

In «Ghost of Yōtei», le missioni principali lineari e ricche di azione offrono un gradito cambiamento rispetto alle attività open world. Le missioni principali di «Assassin's Creed: Shadows» non riescono a distinguersi dai compiti altrimenti monotoni del mondo di gioco aperto.

«Ghost of Yōtei»: ⛩️⛩️⛩️⛩️⛩️
«Assassin's Creed: Shadows»: ⛩️⛩️⛩️

Categoria 5: sistema di combattimento

Il sistema di combattimento di «Ghost of Yōtei» si avvicina alla perfezione. Atsu ha molte armi da mischia nel suo arsenale: una katana (spada), una doppia katana, un kusarigama (falcetto con catena), uno yari (lancia) e un'odachi (spada lunga). Ci sono anche numerosi gadget come bombe e armi da fuoco, nonché archi e frecce per il combattimento a distanza.

I combattimenti funzionano secondo il principio «sasso-carta-forbice»: devo cambiare costantemente le armi per attaccare gli avversari nel modo più efficiente possibile. Occorre anche una strategia. Blocco, schivata e contrattacco si alternano in una sanguinosa danza di lame. Colpire alla cieca il bersaglio di solito porta alla morte.

I combattimenti in «Assassin's Creed: Shadows» sono pensati principalmente per il possente Yasuke, che ha a disposizione katana, naginata (lancia), kanabou (mazza), fucili e archi. Nonostante il grande arsenale, il sistema di combattimento è semplice. La maggior parte degli avversari può essere sconfitta con un bel pugno: ma almeno, l'intera vicenda è splendidamente brutale (!).

Conclusione: sistema di combattimento

Quasi nulla può superare «Ghost of Yōtei». I combattimenti strategici sono impegnativi ed epici. In «Assassin's Creed: Shadows» invece sono più semplici. La cosa più fastidiosa è che non posso passare da Yasuke a Naoe dopo aver iniziato una missione.

«Ghost of Yōtei»: ⛩️⛩️⛩️⛩️⛩️
«Assassin's Creed: Shadows»: ⛩️⛩️⛩️

Categoria 6: stealth

La furtività non è il punto di forza di «Ghost of Yōtei». Atsu è brava a sgattaiolare, ma il suo set di mosse è limitato. Può nascondersi nell'erba alta e arrampicarsi sugli edifici per nascondersi dai soldati nemici (spesso stupidi). Inoltre, può anche vedere attraverso i muri. Questo è tutto. Non ci sono meccaniche stealth complesse.

Atsu usa arco e frecce per uccidere i nemici a distanza. Anche il kusarigama è molto pratico per questo. A volte la guerriera usa anche le spade lasciate in giro dai nemici come proiettili mortali. Figo, ma piuttosto elementare.

Se «Assassin's Creed: Shadows» sa fare qualcosa, allora è proprio la furtività. Il sistema stealth convince con idee nuove, ma anche vecchi punti di forza. Mi piace in particolare l'attenzione per l'oscurità. Nell'ombra, i nemici non mi vedono bene, come in «Splinter Cell». Naoe può anche muoversi in posizione prona: insieme alle sue abilità di parkour, questo rende il sistema stealth davvero divertente e flessibile.

Conclusione: stealth

«Ghost of Yōtei» ha un sistema stealth solido, anche se non spettacolare. «Assassin's Creed: Shadows» colpisce per le complesse meccaniche stealth di Naoe. Devo però sottrarre un punto per i noiosi gadget e per l'incompetente Yasuke.

«Ghost of Yōtei»: ⛩️⛩️⛩️
«Assassin's Creed: Shadows»: ⛩️⛩️⛩️⛩️

Categoria 7: abiti

Che cosa sarebbe un gioco di samurai senza abiti fantastici? «Ghost of Yōtei» convince sotto questo aspetto su tutta la linea. Dagli opulenti costumi da samurai ai poco appariscenti abiti da shinobi, c'è di tutto. Inoltre, posso tingere i capi in diverse combinazioni di colori.

Anche «Assassin's Creed: Shadows» colpisce per il suo guardaroba virtuale. La scelta è ancora più ampia perché ci sono due personaggi principali che differiscono notevolmente in termini di statura e modalità di gioco.

Conclusione: abiti

Entrambi i giochi sono caratterizzati da abiti molto ricercati. Continuo a passare da un costume all'altro.

«Ghost of Yōtei»: ⛩️⛩️⛩️⛩️⛩️
«Assassin's Creed: Shadows»: ⛩️⛩️⛩️⛩️⛩️

Conclusione: chi vince il duello tra samurai?

«Ghost of Yōtei» esce vittorioso dal duello tra samurai con un totale di 29 punti su 35 possibili. L'esclusiva per PS5 colpisce per il suo stile visivo sorprendente, per il mondo aperto realizzato con amore, per le grandiose missioni principali e per il sistema di combattimento praticamente perfetto. C'è ancora margine di miglioramento per la storia e il sistema stealth.

«Assassin's Creed: Shadows» si piazza al secondo posto con 23 punti su 35. L'epica avventura di Ubisoft colpisce per il più bel mondo aperto di tutti i tempi e per il solido sistema stealth. Tuttavia, la storia gonfiata e la struttura ripetitiva dell'open world e delle missioni sono deludenti.


Scopri di più su «Ghost of Yōtei» in questi articoli:

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Il mio amore per i videogiochi si è svegliato alla tenera età di cinque anni con il Gameboy originale ed è cresciuto a dismisura nel corso degli anni.


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Questa è un'opinione soggettiva della redazione. Non riflette necessariamente quella dell'azienda.

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