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Retroscena

Le migliori spazzole per la toelettatura dei gatti

Darina Schweizer
5/9/2024
Traduzione: Nerea Buttacavoli

I pregiudizi nei confronti dei toelettatori per gatti sono persistenti come il pelo infeltrito. Cécile Riner chiarisce i malintesi, mostra come districare i nodi peggiori e quali spazzole popolari sconsiglia vivamente.

Kitty Cut? Undercat? Kitten bangs? Quali sono le acconciature che i proprietari di animali domestici regalano ai loro amici a quattro zampe? Ci penso mentre mi dirigo per la prima volta in un salone di toelettatura per gatti. La strada che attraversa la Seetal argoviese è idilliaca, quasi un cliché, come in una brochure turistica. Forse anche la mia immagine dei toelettatori per gatti è un cliché, penso mentre scendo dal treno a Egliswil.

«Mi hanno già chiesto di tingere il gatto, di tatuarlo o di fargli un'acconciatura frastagliata. Mi rifiuto categoricamente. Per me conta il benessere animale».

Vedremo tra poco cosa significa con Franky. È uno dei sei Maine Coon di Cécile Riner. Quando la 41enne lo porta giù dal suo appartamento sopra il salone, pende dalle sue spalle come una sciarpa. Non posso fare a meno di sorridere, non ho mai visto un gatto così rilassato. Rimarrà così per tutto l'appuntamento? Cécile Riner mette Franky sul tavolo veterinario motorizzato di fronte a lei e lo solleva.

La prima cosa che fa è pulire le orecchie e gli occhi. Il gatto non batte ciglio. Anche quando gli accorciano gli artigli, rimane profondamente rilassato. «I gatti domestici, soprattutto quelli più anziani, hanno bisogno di una manicure di tanto in tanto. Hanno artigli più spessi e li consumano meno dei gatti che escono di casa», spiega la toelettatrice.

La doccia come «prelavaggio»

Ora tocca al pelo di Franky. Cécile Riner lo prende delicatamente in braccio, lo coccola e lo porta nella stanza accanto dove c'è una vasca. Sgrano gli occhi. I gatti Maine Coon non hanno paura dell'acqua, ma non sapevo che gli piacesse. Cécile Riner ride e risponde: «I gatti mi lasciano fare tranquillamente. Il fatto che odino essere bagnati è spesso un pregiudizio».

Certo, Franky si fida della sua proprietaria. E gli altri gatti? Cécile Riner è esperta e ci sa fare: prima di ogni trattamento, si prende il tempo di coccolare il gatto e di abituarlo a lei. «Sono riuscita a domare gli amici a quattro zampe più selvaggi», dice ridendo. «Sono stata morsa solo una volta». Il che è tutto dire, con 100-130 gatti al mese.

Inizia il districamento

I nodi sono il motivo più comune per le visite dalla toelettatrice. La lunghezza dei peli non ha un'influenza diretta, «Dipende dall'età e dalla razza», spiega l'esperta.

«Gli animali con molto sottopelo, come ad esempio i Maine Coon, i gatti delle foreste norvegesi o i British Shorthair sono particolarmente inclini ad avere il pelo infeltrito. Come regola generale: più sono i colori, più nodi si formano nel pelo del gatto».

Cécile Riner pettina delicatamente i nodi leggeri dopo la doccia. Mostra come funziona con la coda di Franky. «Vede», dice la toelettatrice mentre separa il pelo, «ha la coda grassa, un fenomeno comune. Le ghiandole sebacee producono troppo sebo».

Non sono solo il sottopelo e il sebo della pelle ad essere problematici, ma anche resti di pulci o grassi estranei, come la crema per le mani che si deposita sul pelo quando si accarezza. Cécile Riner posiziona il pettine sotto i nodi. Con movimenti esperti, si fa strada poco a poco fino a sciogliere i nodi. Franky fa le fusa come una Rolls-Royce.

Se il pelo è molto annodato, è necessario usare il rasoio. Cécile Riner ne ha cinque, di diverso spessore e formato. Li utilizza per accorciare le aree colpite. «Rado solo se ha effetti benefici sulla salute del gatto», sottolinea la 41enne. Per poterlo giudicare, è in costante dialogo con i veterinari.

«E questo?», chiedo, indicando la foto di un gatto su un depliant. Il corpo dell'animale è rasato e la testa e la coda sono a pelo lungo. Mi ricorda un barboncino. «Si tratta di un taglio combinato», spiega Cécile Riner. «I gatti a pelo lungo così rimangono più freschi, soprattutto in estate. E i proprietari devono spazzolarli di meno. Questo riduce anche lo stress».

Attenzione a questi errori

Tuttavia, spazzolare non è negativo di per sé. Al contrario, afferma Cécile Riner. È meglio spazzolare regolarmente il gatto fin da piccolo. In questo modo si abitua e non si sente stressato. Il pettine giusto è fondamentale.

«Purtroppo vedo spesso il FURminator, che fa più danni che altro. Accorcia solo lo strato superiore ma non raggiunge il sottopelo».

Una volta l'ha visitata un cliente con un gatto la cui pelle era visibile perché lo strato di pelo superiore era quasi scomparso. Inoltre, i gatti con troppo sottopelo vomitano più frequentemente perché ingoiano troppo pelo durante la toelettatura.

Una ricompensa per finire

Franky si è guadagnato un bocconcino dopo il suo trattamento. Il pelo del Maine Coon è bello setoso alla luce del sole. E questo senza colorazioni, piastre o arriciacapelli. Si è liberato dei suoi nodi senza stress – e io mi sono liberata dei miei pregiudizi.

Quale spazzola per gatti puoi consigliare? Hai mai portato il tuo micio in un salone per gatti? Fammelo con un commento.

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Amo tutto ciò che ha quattro zampe o radici, in particolare i miei gatti rifugio Jasper e Joy e la mia collezione di piante grasse. Le cose che preferisco fare sono andare in giro con i cani poliziotto e i gatti coiffeur per i reportage o lasciare che le storie sensibili fioriscano nei brockis dei giardini e nei giardini giapponesi. 


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Curiosità dal mondo dei prodotti, uno sguardo dietro le quinte dei produttori e ritratti di persone interessanti.

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