
Retroscena
Gioielli per la tavola – Natalia Criado trasforma la tavola in una dichiarazione di stile
di Pia Seidel
Un tavolo è molto più di un semplice posto per mangiare. Ogni dettaglio, dal bicchiere al tovagliolo, può raccontare la sua storia. È proprio qui che entra in gioco «Plaite»: un progetto di design che trasforma un ambiente in una vera e propria opera d'arte.
Le stoviglie stanno tornando in auge e sono davvero eleganti. La tavola non serve più solo per mangiare, ma diventa un palcoscenico per il design e il divertimento. La Milano Design Week 2025 (MDW) lo ha dimostrato: piatti, posate e bicchieri possono essere messi in scena più di quanto credi. Il modo in cui il cibo viene servito è oggi importante quanto ciò che viene servito.
In questa serie presento stoviglie moderne, dai design più audaci alle composizioni più raffinate. La specialità di oggi: «Plaite».
Mahmudova vede qualcosa di più grande in Chelebi. «Le nostre tradizioni sono una fonte inesauribile di ispirazione», spiega. La piattaforma si è posta il compito di preservare e reinterpretare il patrimonio culturale dell'Azerbaigian. Ortega, invece, porta l'artigianato spagnolo in un contesto moderno. «Mi piace tradurre materiali come l'argilla, il legno e il cuoio in un nuovo linguaggio di design», dice.
Per Ortega, l'obiettivo è lavorare con piccoli laboratori. «Lavoro con persone che apprezzano la lentezza e il rispetto delle risorse», dice. I suoi modelli sono realizzati con materiali come il vetro soffiato a bocca, la pietra o il cuoio, sempre con un chiaro riferimento all'artigianato tradizionale.
Particolarmente emozionante è il modo in cui «Plaite» combina le tecniche tradizionali in un'estetica minimalista. I pezzi appaiono moderni senza rinnegare le loro radici artigianali. Forme come labbra o orecchie e colori in rosa, blu o verde danno alla collezione un tocco giocoso.
«Plaite» rientra in una tendenza più ampia del design: il ritorno ai materiali naturali e alla qualità artigianale. In un'epoca in cui domina la produzione di massa, molte persone desiderano oggetti che raccontino una storia.
La collezione si ispira proprio a questo spirito. Combina vetro, ceramica e cuoio per creare cucchiai, forchette e caraffe che evocano emozioni. «Non si tratta solo di creare cose belle, ma cose che hanno un significato per noi», spiega Ortega.
Per Mahmudova e Ortega, «Plaite» è solo l'inizio. La combinazione di tradizione e modernità offre infinite possibilità. «Vogliamo continuare a sperimentare e vedere dove ci porterà questo viaggio», dice Ortega. Con questa collezione, le due designer hanno gettato un ponte tra culture, materiali ed estetiche.
Sono la cheerleader del buon design e ti informo su tutto ciò che ha a che fare con l'arredamento, parlandoti delle ultime trovate dell’interior design – dalle più semplici alle più sofisticate – mostrandoti i nuovi trend e intervistando le menti creative del design direttamente sul loro posto di lavoro.
Curiosità dal mondo dei prodotti, uno sguardo dietro le quinte dei produttori e ritratti di persone interessanti.
Visualizza tuttiCosa succede quando due menti creative di culture diverse si incontrano? «Plaite» è la risposta. L'azera Aida Mahmudova, fondatrice della piattaforma di design contemporaneo Chelebi, e la spagnola Natalia Ortega, che gestisce il marchio Worn Studio, hanno unito le loro prospettive creative. Hanno presentato il loro progetto all'ultima MDW.
Nonostante i diversi background, il risultato è sorprendentemente armonioso. È un omaggio all'arte della tessitura, come tecnica e come forma di espressione. Fili, fibre e metalli vengono combinati per creare oggetti scultorei per la cucina e la casa. Ogni pezzo è stato creato esclusivamente per Alcova, una mostra collettiva di design sperimentale durante il Salone del Mobile di Milano – addirittura le piccole lampade che forniscono accenti di luce.