«The Acolyte»: cosa devi sapere sulla serie d'azione dark di Star Wars?

«Per oltre mille generazioni, i Cavalieri Jedi sono stati i guardiani della pace e della giustizia prima che il mondo si oscurasse», spiegò una volta il Maestro Jedi Obi-Wan Kenobi al suo giovane protetto Luke Skywalker. L'Impero potrebbe aver segnato la fine dell'Ordine. Ma l'inizio è avvenuto molto prima. Per l'esattezza 100 anni prima, durante l'era dell'Alta Repubblica, quando il periodo di massimo splendore dell'Ordine Jedi stava volgendo al termine.

«The Acolyte», la nuova serie di «Star Wars», inizia proprio in quel momento. Lo sappiamo già da mesi. La novità è il primo trailer rilasciato e la data di inizio della serie, che inizia con un doppio episodio: il 5 giugno 2024.

Non si sa ancora molto della trama. L'unica differenza è che il Maestro Jedi Sol, interpretato dalla star di «Squid Game» Lee Jung-Jae, deve risolvere una serie di omicidi Jedi. Come se non bastasse, si rende conto che in sottofondo stanno sorgendo forze molto più sinistre di quanto inizialmente sospettasse. Poteri pari a quelli di un Jedi. E poi si trova ad affrontare un pericoloso guerriero del suo passato...

L'Accolito che dà il nome alla serie tv?

Una storia cupa e ricca di conflitti

Il trailer conferma in qualche modo ciò che la showrunner, autrice e regista Leslye Headland ha detto in precedenza sulla serie. Ad esempio, ci viene raccontata una storia cupa, principalmente dal punto di vista degli apparentemente cattivi. Questo è stato sottolineato da un poster pubblicato poco prima del trailer, che mostra una spada laser che spara sangue anziché luce.

Il trailer, invece, inizia con una scena nel Tempio Jedi. «I vostri occhi possono ingannarvi», spiega il Maestro Sol ai suoi Padawan, «non fidatevi di loro». Un simpatico omaggio alle parole di Obi-Wan Kenobi, quando fece allenare Luke con la spada laser alla cieca nel Millennium Falcon. Ma la scena non finisce qui. I Padawan devono rivelare ciò che vedono nella loro mente.

«Fuoco», dice una ragazza.

La mia sensazione è che si tratti di un flashback. La ragazza che vede il fuoco è la giovane donna che nel trailer combatte contro la Maestra Jedi Indara, interpretata dalla star di «Matrix» Carrie-Anne Moss. Secondo StarWars.com, il nome della giovane donna è Mae. Verrà coinvolta in «un oscuro segreto» che la metterà «al centro di un conflitto in modo inaspettato». È molto probabile che ci sia lei dietro gli omicidi dei Jedi, o almeno che agisca per conto di qualcuno che vuole la loro morte.

Nell'intervista con StarWars.com, la showrunner Leslye Headland parla di conflitti personali più e più volte. La lotta degli «underdog» contro le grandi istituzioni. Solo che l'istituzione in questione è l'Ordine Jedi. E poiché noi esseri umani tendiamo a schierarci dalla parte del più debole, questo crea un'ambientazione nuova e incontaminata, secondo Headland. grazie anche ad altre interviste in cui Headland paragona «The Acolyte» a «Kill Bill», inizio a farmi un'idea di una possibile trama.

L'ex Padawan Mae potrebbe essersi sentita tradita dall'Ordine Jedi per ragioni ancora sconosciute (forse ha a che fare con il fuoco), tanto da intraprendere una sanguinosa vendetta, proprio come la sposa interpretata da Uma Thurman in «Kill Bill». Forse anche spinta e/o sedotta a farlo. Mae diventa la prima Accolita di un nemico dimenticato da tempo:

i Sith.

Headland ha anche confermato il ritorno dei Sith, un avvenimento enorme durante l'era dell'Alta Repubblica. Impossibile. Se non del tutto assurdo. La showrunner dice che sarebbe come trovarsi improvvisamente faccia a faccia con un dinosauro nel nostro mondo. Fa notare che la situazione ne «La minaccia fantasma» era abbastanza simile, ma che il Senato fosse già stato infiltrato da un Signore dei Sith all'epoca, senza che i Jedi se ne accorgessero.

Non è questo il caso di «The Acolyte», o almeno non ancora. La serie si propone invece di esplorare come un Ordine così rispettato possa trovarsi contemporaneamente nella sua età dell'oro e sull'orlo del caos che si scatenerà in seguito nella saga degli Skywalker.

O per dirla in un altro modo, di esplorare cosa è andato storto.

Più che disegni in bianco e nero

Probabilmente avrai notato qualcosa: gli splendidi abiti dei Jedi. Alcuni in bianco festivo per compiti rappresentativi. Altri in oro prezioso per uso esterno. Non è una coincidenza. Come già detto, i Jedi si trovano nella loro era dell'oro. Non sarebbero mai più stati più numerosi, più potenti e più popolari. E raramente la galassia ha vissuto un momento come questo, nel quale per secoli non ci sono stati conflitti a livello galattico che gli Jedi non siano riusciti a tenere a bada. Ciò si riflette anche nel loro aspetto splendido e relativamente immacolato.

Il fatto che qualcuno stia dando la caccia ai Jedi in modo mirato in quel momento sembra quindi uno scherzo morboso. Questo viene confermato anche nel trailer dal giovane Cavaliere Jedi Yord che, secondo StarWars.com, è un guardiano del Tempio Jedi, con un forte bisogno di agire esclusivamente secondo le regole.

Presumibilmente è rappresentativo di molti Jedi della serie. Non sembrano più abituati ai pericoli reali, li sottovalutano o li ignorano. Perché qualcuno dovrebbe dare la caccia ai Jedi? Non ha senso. Ci deve essere un'altra spiegazione. Non ci sono più zone grigie per loro. Solo bianco e nero. Luce e oscurità. Un argomento che, secondo Headland, viene affrontato.

Tuttavia, la quasi insopportabile naturalezza dei Jedi sembra essere una spina nel fianco anche per un altro gruppo di potere: una congrega di streghe guidata da una certa Madre Aniseya. Secondo Madre Aniseya, il conflitto attuale non è tra il bene e il male, ma un conflitto per la Forza.

Chiunque abbia familiarità con i libri e i fumetti dell'epoca dell'Alta Repubblica – li ho presentati una volta qui – saprà che non è sempre stato così. Secoli fa, sulla luna deserta di Jedha, ci fu la «Convocation of the Force», un concilio che riuniva tutte le religioni della Forza. Tra questi ci sono i Jedi, ovviamente, ma anche i Guardiani dei Whills, che conosciamo già da «Rogue One: A Star Wars Story».

Purtroppo, la pace tra le religioni non durò a lungo. Quando la diffidenza e l'ostilità aumentarono a dismisura, una guerra aperta scoppiò nelle strade della città santa di Jedha. Da allora, il Consiglio non esiste più. Non c'è da stupirsi che i Jedi preferiscano decidere da soli quale religione è tollerata e quale favorisce la pace nella galassia e quale no.

Il ritorno dei Sith

Il trailer si conclude con il botto. O meglio: con un sibilo. Quello di una spada laser che si attiva. L'unica differenza è che il suo colore non è blu, verde, giallo o arancione, ma rosso sangue. Dopo le parole di Headland sull'apparizione di un Sith, possiamo solo immaginare cosa passa per la testa dei Jedi che la vedono.

Se interpreto correttamente le scene del trailer, sembra che il Maestro Sol e un gruppo di Cavalieri Jedi stiano per affrontare l'assassino, solo per scoprire che sembra essere la loro nemesi dimenticata da tempo. Vengono sopraffatti dalla sua superiorità beffarda. E questo nonostante il fatto che nelle scene precedenti abbiamo visto quali abili combattenti di arti marziali fossero i Jedi di quell'epoca.

Poi il trailer si conclude. E la mia curiosità è più che stimolata. L'Alta Repubblica, di cui ho letto tanti libri e fumetti, sta finalmente prendendo vita.

Ti è piaciuto il trailer di «The Acolyte»? Non ho menzionato qualche dettaglio importante? Fammelo sapere nei commenti.