

Sono arrivato con una tintura, me ne sono andato con delle compresse

La mia chioma si sta diradando – eredità di famiglia poco gradita. Posso davvero ritardare l'inevitabile con un trattamento anticaduta? È la domanda che mi tormenta, tanto da spingermi a cercare pillole di conforto.
Quando ho avuto tra le mani un campione di prova del trattamento anticaduta dai toni altisonanti – «Triphasic Progressive» di René Furterer – mi sono incuriosito all'istante. A giudicare dalla confezione, sembra un prodotto miracoloso:
- «+10 023 capelli dopo una cura»
- «Efficace dal primo mese»
- «Formula professionale – 3 brevetti»
Urge un test fatto come si deve. La mia esperienza in materia, del resto, si limita alla perdita di capelli e alle visite regolari dal parrucchiere, che per ora riesce a gestire egregiamente la mia chioma. Ma forse anche lui è un po' preoccupato per gli affari futuri: non trovo altra spiegazione al fatto che, a ogni appuntamento, salti fuori la storia di un suo buon amico pronto a fare un trapianto di capelli in Turchia a prezzo stracciato.
Tuttavia, questo intervento doloroso e dai costi elevati mi spaventa. Una soluzione tonica da applicare sui capelli una o due volte alla settimana mi sembra molto più vantaggiosa. Anche se devo lavare i capelli con uno shampoo speciale per poi massaggiare il concentrato stimolante sul cuoio capelluto.
Il mio piano: fare un confronto tra il prima e il dopo. Infatti, non mi fido tanto dei 10 023 capelli in più indicati sulla confezione.
Mi reco dunque presso lo studio del dottor Ralph Trüeb a Wallisellen. È una specie di guru quando si parla di perdita di capelli in Svizzera, è autore di una serie di libri specialistici e professore di dermatologia. Il professore stesso non accetta più nuovi pazienti, e non fa eccezione neanche con me per la mia ricerca giornalistica. È invece la dottoressa Cristina Garcia Bielsa a invitarmi a entrare nel suo studio. Sullo schermo del computer vedo le foto della mia testa, con i capelli incredibilmente diradati, scattate poco prima da un'infermiera.
La diagnosi non fornisce materiale per un nuovo episodio di «Dr. House», perché il caso è subito chiaro: perdita di capelli ereditaria. Termine medico: alopecia androgenetica. La mia età (47 anni), la storia di calvizie in famiglia e un'occhiata alle foto hanno portato a una diagnosi chiara. La dottoressa Garcia, un medico qualificato, mi spiega che le radici dei miei capelli continuano a indebolirsi per motivi genetici. Inizialmente generano capelli più sottili e poi, a un certo punto, non ne producono più perché col tempo muoiono. Il risultato è una fronte sempre più stempiata.
E non cresce più nulla: una volta che le radici dei capelli sono morte, i capelli smettono di crescere. A questo punto serve solo l'intervento chirurgico: singole radici di capelli vengono rimosse con aghi speciali dalla parte posteriore della testa e reimpiantate nella parte anteriore. Ahia che male!

Anche le radici fanno delle pause
Eppure, non sono un caso del tutto disperato. Posso provare a rinforzare le radici che al momento sono ancora vive, afferma il medico. «Con questo prodotto?», chiedo mettendo sul tavolo la confezione verde di Triphasic Progressive. La dottoressa Garcia analizza attentamente l'elenco degli ingredienti. Trova cose buone come varie vitamine, estratti vegetali e oli. Tuttavia, questo non riporterà le radici dei capelli nelle zone già calve. La cosa funziona solo se si stimola il cuoio capelluto.
E i 10 023 capelli in più promessi? René Furterer si spiega meglio su Internet che sulla confezione. Lo studio ha coinvolto 28 uomini e 32 donne, cui era stato determinato l'aumento medio del numero di capelli durante la fase di crescita. Devi sapere che la radice del capello ha diverse fasi che si alternano tra loro: crescita, transizione e fase di riposo. La fase di crescita dura più a lungo, da due a sei anni, e l'80-90% dei tuoi capelli si trova in questa fase. Il 10-15% è in fase di riposo, che dura da due a quattro mesi. In questa fase non cresce nulla, l'apporto di sangue alla radice si interrompe e i capelli cadono. Di conseguenza, perdi circa 100 capelli al giorno. Dopodiché il follicolo pilifero si rigenera e si ricomincia da capo.
Per me meglio le compresse
Come ha fatto René Furterer a contare il numero esatto di capelli ricresciuti? Su quale base li ha calcolati? Sia come sia, secondo il mio medico, ciò che è chiaro è che una cura come «Triphasic Progressive» può certamente essere d'aiuto. Tuttavia, non ha praticamente alcun effetto sulla perdita di capelli ereditaria. Se, ad esempio, lo studio condotto dallo stesso René Furterer avesse incluso molte donne con perdita di capelli indotta dagli ormoni, si sarebbe potuto ottenere un buon risultato. Se invece avesse incluso solo uomini con il mio destino, il risultato sarebbe stato certamente peggiore.
La cura «Triphasic Progressive» non mi cambierà certamente la vita e quindi non è il caso di applicare il prodotto sui miei capelli. Meglio passarlo a qualcun altro. Metto via la scatola. In cambio, la dottoressa Garcia mi dà una confezione dal packaging molto più sobrio: il minoxidil in compresse dovrebbe far sì che i vasi sanguigni si dilatino, i follicoli siano meglio riforniti di sostanze nutritive e quindi, per pura gratitudine, ricrescano nuovi capelli più spessi. Tuttavia, ciò funziona solo finché prendo le compresse. Se smetto di assumerle, i geni prenderanno il sopravvento.



Giornalista dal 1997 con sedi in Franconia, sul lago di Costanza, a Obvaldo e Nidvaldo e a Zurigo. Padre di famiglia dal 2014. Esperto in organizzazione editoriale e motivazione. Focus tematico sulla sostenibilità, strumenti per l'ufficio domestico, cose belle in casa, giocattoli creativi e articoli sportivi.