«3 Body Problem»: il futuro è iniziato ed è oscuro
Recensione serie

«3 Body Problem»: il futuro è iniziato ed è oscuro

Luca Fontana
20/3/2024
Traduzione: Leandra Amato

«3 Body Problem» di Netflix è un thriller fantascientifico di tipo diverso: un mix di scienza, filosofia e minaccia cosmica che non può fare a meno di lanciare un incantesimo oscuro su noi spettatori.

Per prima cosa: non preoccuparti. Non ci sono spoiler. Leggerai solo ciò che è noto dai trailer già rilasciati.

Probabilmente può essere descritto come uno dei progetti di fantascienza più audaci degli ultimi anni. Se non il più audace. Infatti, l'ultima epopea fantascientifica di Netflix si annuncia come qualcosa di speciale. Anche, o proprio per il suo romanzo: «Remembrance of Earth's Past», una trilogia.

Il primo libro, «The Three-Body Problem», è stato scritto dall'autore cinese Liu Cixin nel 2006. Il suo lavoro non solo ha trovato il suo primo fan di fama mondiale nel futuro presidente degli Stati Uniti Barack Obama, ma ha reso Cixin stesso famoso in tutto il mondo. Almeno nel mondo della letteratura. I critici affermano che non c'è quasi nessuno che combini una scienza così complessa con questioni filosofiche ed etiche così profonde come Cixin. Non di recente.

Non ho letto i libri. O almeno non ancora. Ma ho intenzione di farlo. Perché dopo questa prima stagione, non posso certo aspettare altri due anni prima di scoprire come la storia continuerà con l'eventuale prossima stagione. «3 Body Problem» è semplicemente troppo bello per aspettare.

Di che cosa tratta «3 Body Problem»

La scienza è «rotta». Almeno così dicono i ricercatori di tutto il mondo. Talmente tanto da spingere alcune persone al suicidio. Altri iniziano a vedere un misterioso conto alla rovescia davanti ai loro occhi. Sempre. Anche se li tengono chiusi. O se se li cavano. Nessuno vuole vedere cosa succede quando il conto alla rovescia finisce.

Il mondo sta impazzendo.

Fenomeni naturali che non dovrebbero accadere si verificano. Soprattutto nel cielo notturno. Cosa si cela dietro? No. Non cosa. Chi? Il nemico. Ma non un nemico qualunque. Bensì uno che si aggira nella foresta oscura come un predatore affamato. Sbava. Perseguita. Aspetta. Finché la sua preda non è abbastanza stupida da rivelare la sua posizione. Ma questo predatore non è sulla Terra, bensì nello spazio. Alieno. E noi siamo la preda stupida.

Come tessere del domino che cadono: scienza, filosofia e cuore

Ad essere sincero, non me l'aspettavo. Non in questa forma. Mentre i trailer rilasciati finora hanno promesso molto spettacolo visivo, «3 Body Problem» è in realtà un autentico thriller psicologico con pochi fronzoli. Nella sua lentezza iniziale, solleva molte domande che trovano risposta solo gradualmente. Solo che queste risposte assomigliano a tessere del domino che cadono gradualmente, rivelando un quadro complessivo che assomiglia a un domino intergalattico inarrestabile.

Pelle d’oca.

Soprattutto all'inizio, «3 Body Problem» è piacevolmente misterioso prima che l'orrore in agguato si riveli.
Soprattutto all'inizio, «3 Body Problem» è piacevolmente misterioso prima che l'orrore in agguato si riveli.
Fonte: Netflix

La tensione sta proprio in questo domino apparentemente inarrestabile. Soprattutto quando vediamo che i personaggi principali non lasciano nulla di intentato per fermarlo. Nella prima stagione, i protagonisti sono Auggie, Jin, Jack, Saul e Will, brillanti fisici di Oxford nonché amici. Ma quando il mondo e le leggi della natura prevalenti crollano, la loro mentore Vera Ye si suicida. E con lei decine di altri scienziati.

Ve lo dico perché il libro originale non include nemmeno tutti questi personaggi. Ho letto che la storia dell'autore Liu Cixin è chiaramente più orientata alla Cina. C'è la storia del brillante astrofisico Wenjie Ye, che viene ripresa anche nell'adattamento della serie. Per il resto, si dice che gli showrunner di «Game of Thrones» David Benioff e D.B. Weiss – insieme ad Alexander Woo – si siano presi molte libertà. Soprattutto, però, hanno spostato il centro della storia dalla Cina a Londra e Oxford e hanno reinventato i suddetti personaggi centrali. Un rischio. Soprattutto se ci si aspetta una versione cinematografica dei libri, non un adattamento.

La star di «Game of Thrones» John Bradley nel ruolo del miliardario Jack Rooney non esiste nel romanzo.
La star di «Game of Thrones» John Bradley nel ruolo del miliardario Jack Rooney non esiste nel romanzo.
Fonte: Netflix

Ma il rischio ne vale la pena per me che non sono un intenditore di libri. Soprattutto verso la fine della stagione, quando il dramma personale legato al destino di alcuni personaggi fa passare in secondo piano l'aspetto fantascientifico della serie per uno o due episodi. Questo è probabilmente anche il motivo principale per cui la storia è stata spostata in Occidente, in modo che il pubblico di Netflix, prevalentemente occidentale, si possa sentire più vicino ai personaggi.

Questo potrebbe essere una spina nel fianco per alcuni. Un'incongruenza nella tonalità altrimenti piuttosto densa ma tesa. Alla fine, il melodramma rallenta un po' il ritmo finalmente crescente quando diventa chiaro a noi spettatori quale sia esattamente il pericolo per l'umanità e come essa intenda difendersi. D'altra parte, questo dà a «3 Body Problem» più cuore. Più emozioni. Per quanto sia emozionante lo scontro tra le interessanti questioni della scienza e della filosofia, nessuna storia funziona se il destino dei personaggi ci lascia indifferenti alla fine.

Chi si aspetta una complessità in stile «Dark» rimarrà deluso

Fino a questo punto, «3 Body Problem» è soprattutto un fantastico gioco di piccole immagini in una grande storia. Uno spettacolo decisamente poco agitato. Tranne che nelle poche scene in cui i protagonisti vengono trasportati in mondi fantastici attraverso un dispositivo futuristico che ricorda un visore VR. Inizialmente non si sa a quale scopo. L'unica differenza è che devono risolvere complicati paradossi ed enigmi scientifici. Per esempio, l'omonimo problema dei tre corpi di Newton, che non spiegherò in dettaglio per motivi di spoiler. Un meraviglioso cambiamento nell'ambiente altrimenti piuttosto monotono di Londra e Oxford.

In scene come queste, la complessità della scienza viene scomposta in modo visivamente impressionante.
In scene come queste, la complessità della scienza viene scomposta in modo visivamente impressionante.
Fonte: Netflix

A differenza del libro, però, si dice che la serie stessa abbia ridotto notevolmente la complessità della scienza e l'estensione delle questioni filosofiche. In effetti, raramente mi ritrovo a pensare a lungo alle grandi questioni che l'umanità si trova ad affrontare – o se sia addirittura degna di essere salvata.

Ma non mi ha mai dato fastidio. In realtà sono grato che «3 Body Problem», la serie, racconti la sua storia in modo abbastanza diretto, tipico di un thriller, e non cerchi artificialmente di renderla più grande di quanto non sia già. Come se non bastasse una civiltà enormemente superiore dà la caccia alla sua preda inferiore mentre quest'ultima cerca di capire come non solo sfuggire ai cacciatori, ma addirittura reagire.

Inoltre, il melodramma verso la fine della stagione è abbastanza toccante da rendermi impossibile aspettare la prossima stagione, ancora non confermata, ovviamente con l'esito della storia ancora sconosciuto. Un «page-turner», come si dice in inglese per descrivere quei libri che si fanno fatica a mettere giù. Sono andato a comprare i primi due libri della trilogia la sera stessa in cui ho finito di guardare «3 Body Problem».

Conclusione: più thriller che fantascienza

Non so nemmeno cosa mi aspettassi dopo i primi trailer di «3 Body Problem». Presumibilmente si tratta di materiale presentato in modo molto più complesso, che ricorda lontanamente la serie tedesca di successo di Netflix «Dark», solo con alieni e una messa in scena più elaborata.

Cosa ti aspetti quando l'universo ti «fa un cenno»?
Cosa ti aspetti quando l'universo ti «fa un cenno»?
Fonte: Netflix

Non la definirei comunque una «lettura leggera» in formato televisivo. «3 Body Problem» si addentra ripetutamente nel mondo delle teorie, delle leggi della natura, della fisica e della scienza. A volte anche con un pizzico di filosofia. Ad esempio, quando la teoria della «foresta oscura» viene presentata come una possibile soluzione metaforica al paradosso di Fermi – altre due cose che non mi è consentito approfondire senza fare spoiler. Più la serie viene guardata senza impegno, meglio è.

Ciò che rimane è quello che considero un thriller classico dal sapore melodrammatico e dalle immagini a volte spettacolari e scioccanti. Solo che a differenza della maggior parte degli altri thriller, qui non è in gioco il destino di singoli individui, ma quello dell'umanità nel suo complesso. Un approccio ultra-emozionante.

«3 Body Problem» è disponibile su Netflix dal 21 marzo. La serie è composta da otto episodi di circa 60 minuti ciascuno. Può essere vista a partire dai 16 anni di età.

Immagine di copertina: Netflix

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La mia zona di comfort consiste in avventure nella natura e sport che mi spingono al limite. Per compensare mi godo anche momenti tranquilli leggendo un libro su intrighi pericolosi e oscuri assassinii di re. Sono un appassionato di colonne sonore deifilm e ciò si sposa perfettamente con la mia passione per il cinema. Una cosa che voglio dire da sempre: «Io sono Groot». 


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